Le adozioni gay all’estero vanno riconosciute anche in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-01

La Cassazione ha dato il via libera al riconoscimento in Italia dell’adozione di un bambino da parte di una coppia omogenitoriale. La sentenza ha valore di precedente legale

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La Cassazione ha dato il via libera al “riconoscimento degli effetti di un provvedimento giurisdizionale straniero di adozione di minore da parte di una coppia omoaffettiva maschile che attribuisca lo status genitoriale secondo il modello dell’adozione piena o legittimante”. In questo modo l’adozione di un bambino da parte di una coppia gay, avvenuta a New York, è stata convalidata e trascritta anche in Italia.

Le adozioni gay all’estero vanno riconosciute anche in Italia

Secnondo quanto afferma la sentenza della Cassazione, non può essere un “elemento ostativo all’adozione” il fatto che “il nucleo familiare sia omogenitoriale”, una volta escluso l’accordo di “maternità surrogata”. Spiega il Corriere:

È quanto ha stabilito la Cassazione con la sentenza 9006 depositata ieri, relatrice Maria Acierno, presidente Pietro Curzio. I riconoscimenti delle adozioni gay fatte all’estero da cittadini italiani non sono una novità: il primo risale al 2017, a Firenze. Ma adesso la Cassazione ne ha sancito la definitiva legittimità con una sentenza a Sezioni Unite, che ha cioè valore di precedente legale. La legge italiana prevede normalmente che le adozioni fatte legalmente all’estero da cittadini italiani siano riconosciute anche in Italia. In questo caso però il bambino, che oggi ha 10 anni, era stato adottato a New York da una coppia di uomini, entrambi cittadini italiani. Per questo il sindaco di Samarate, in provincia di Varese, si era rifiutato di trascrivere il suo atto anagrafico, come era stato invece disposto dalla Corte di Appello di Milano il 9 giugno 2017, e aveva fatto ricorso alla Cassazione. In assenza di trascrizione al bambino veniva negata anche la cittadinanza italiana

Si tratta di una sentenza che non apre alla maternità surrogata, ma fa valere il principio del “preminente interesse del minore”. Fabrizio Marrazzo, Partito Gay per i diritti Lgbt Solidale ambientalista e liberale, commenta così la sentenza: “Sentenza importante sì, che va a parificare quelli che sono i diritti della coppia gay in questione, ma manca ancora quello che è il riconoscimento alla nascita e vanno legalizzate le adozioni per tutti”. “Sentenza importante sì, che va a parificare quelli che sono i diritti della coppia gay in questione, ma manca ancora quello che è il riconoscimento alla nascita e vanno legalizzate le adozioni per tutti”.

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