Adinolfi sogna ad occhi aperti con un sondaggio non ufficiale che dà il suo partito al 25%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-27

Mario Adinolfi, leader di Alternativa per l’Italia, neo nato partito in simbiosi con Simone Di Stefano, rilancia un sondaggio aperto che lo proietta oltre il 25% dei consensi nazionali: “Se il 25 settembre le elezioni finissero così non sentireste che finalmente qualcosa è davvero cambiato?”

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Mario Adinolfi sogna ad occhi aperti di fronte all’esito – temporaneo – di un sondaggio proposto dalla testata online Affaritaliani che vede in testa alle preferenze degli italiani dopo Fratelli d’Italia: 25,48% dei consensi per il soggetto politico nato dall’alleanza con l’ex Casapound Simone Di Stefano, mentre Giorgia Meloni sarebbe al 26,25%. Un’indagine che appare sbilanciata anche semplicemente guardando il dato del Pd, che nei sondaggi reali tallona FdI ma in quello pubblicato da Adinolfi è al 4,79%. Sotto Italexit di Gianluigi Paragone, che sfonda quota 7%. “Non succede perché non succede”, ha Twittato l’ex leader del Popolo della Famiglia, conscio che “il sondaggio di AffarItaliani è a click libero, non reiterabile, ma certamente la nostra base social l‘avrà scoperto prima di altri”. “Ma se il 25 settembre le elezioni finissero così – ha aggiunto –  non sentireste che finalmente qualcosa è davvero cambiato?”.

Adinolfi sogna ad occhi aperti con un sondaggio non ufficiale che dà il suo partito al 25%

Chi di speranza vive, però, disperato muore. I dati reali dicono ben altro. Nonostante per ammantare di credibilità la presentazione di Alternativa per l’Italia Adinolfi e Di Stefano presentarono i dati di un sondaggio commissionato ad hoc e realizzato da BiDiMedia, che vedrebbe il nuovo soggetto politico all’1,9% dei consensi, con un “potenziale” del 4,8%, la previsione appariva ben oltre le più rosee aspettative visto che il Popolo della Famiglia ha raccolto lo 0,6% alle ultime elezioni politiche, nel 2018, mentre Casapound – ultimo partito sul quale misurare la popolarità di Di Stefano prima di fondare Exit – si fermò allo 0,9%.

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