Fatti
Fabio Ragni e Acqua di Frogio: così il candidato ventenne alla segreteria PD di Ancona si è messo nei guai
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-07-30
Finito nei guai per un video realizzato con alcuni amici in cui si prendono in giro gli omosessuali, ha provato a difendersi: “Risale a tre anni fa, mi sono battuto per la legge Cirinnà”
Dopo il caso del consigliere comunale di Ancona Diego Urbisaglia, espulso per un post su Facebook in cui aveva attaccato pesantemente la vittima del G8 di Genova Carlo Giuliani (“Se in quella camionetta ci fosse stato mio figlio, gli avrei detto di prendere bene la mira e sparare”), ora tocca al ventenne candidato alla segreteria del Pd di Ancona, Fabio Ragni far scoppiare le polemiche. Studente di Giurisprudenza, appassionato di regia, Ragni è finito nei guai per un video realizzato con alcuni amici in cui si prendono in giro gli omosessuali.
Fabio Ragni e il video Acqua di Frogio
Il titolo è eloquente: “Acqua di frogio” e racconta di un profumo che è in grado di trasformare uomini eterosessuali in gay. Il video era stato rimosso da Fb in tempi rapidi, ma è stato subito ripubblicato sul sito “Gaypost.it” per denunciare l’episodio.
E ha mandato su tutte le furie vari esponenti del Partito Democratico, tra cui la responsabile pari opportunità e diritti civili Silvia Fregolent: “Deridere, per passatempo o per gioco, l’orientamento sessuale delle persone è un atto ignobile, ancora più grave se commesso da chi è iscritto al Pd e si candida oggi ad assumere ruoli dirigenziali nel partito. Episodi di questo tipo, anche se risalgono ad alcuni anni fa e i responsabili hanno già chiesto scusa, feriscono comunque la sensibilità di chiunque si impegni per costruire una società inclusiva garante della dignità e dei diritti di tutti i cittadini. E’ anche a causa di questi atteggiamenti che si alimenta e si giustifica un clima diffuso di intolleranza ed omofobia come i recenti rifiuti di affittare alle coppie omosessuali in Calabria e Salento“.
La difesa di Fabio Ragni
Fabio Ragni ha provato a difendersi su Facebook, facendo notare tra l’altro che il video risale a tre anni fa e di aver provveduto a rimuoverlo in tempi non sospetti proprio perché riteneva di aver sbagliato a farlo:
Chi mi conosce sa che persona sono, sa che mi sono battuto per i diritti degli omosessuali, sa che ero a favore di una legge Cirinnà che prevedesse i matrimoni e non solo le unioni civili. Detto questo mi scuso con tutta la comunità gay se il video che ho fatto ha offeso. Mi dispiace, non ho giustificazioni, se non il fatto che il video in questione è stato fatto molto tempo fa. Ho poi provveduto a rimuoverlo in tempi non sospetti perché ho, ben pensato, fosse di cattivo gusto.
Concludo dicendo due cose:
1. La cosa che più mi spiace è essere dipinto come quello che non sono;
2. Spero di non essere martoriato per un errore goliardico di oltre 3 anni fa; sono disponibile per essere contattato da chiunque voglia maggiori informazioni.
P.S. Grazie a tutti coloro che in queste ore mi hanno girato i loro messaggi di stima, affetto ed incoraggiamento.
Ma in molti nel PD hanno affondato il colpo: “Invece di perdere tempo adesso a scrivere qualche post di pseudo scuse o di arrampicate sugli specchi prenditi un anno sabbatico, lascia perdere la segreteria del Pd di Ancona, e vai a fare volontariato presso qualche associazione LGBT insieme ai ragazzi e alle ragazze che ogni anno vengono cacciati dalle loro famiglie, ai profughi che scappano dai paesi dove l’omosessualità è un crimine e viene punita con la morte, insieme alle persone in transizione che non trovano lavoro. Insomma, assieme a tutte quelle persone che vengono ancora discriminate per il loro orientamento sessuale e che tu hai ridicolizzato per prenderti qualche Like. Poi fra un anno fai un altro video, e vediamo cosa ne viene fuori. Che ne dici? Questa è solo una modesta proposta, ma potrebbe esserti utile”, ha scritto Daniele Viotti su Facebook.