Politica

A Milano il M5S sceglie il candidato senza rete

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-10-29

Iscritti convocati in un auditorium per scegliere candidato sindaco e consiglieri grillini

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A Milano il MoVimento 5 Stelle sceglierà il candidato con un voto “vecchie maniere”. Ovvero, con un voto collettivo degli iscritti al MoVimento da svolgere in un auditorium. La notizia è stata battuta ieri dall’ADN Kronos e ripresa oggi dal Corriere della Sera:

o. Lunedì prossimo, 2 novembre, ci sarà infatti la presentazione pubblica delle candidature M5S per Palazzo Marino con tanto di ‘graticola’, in gergo grillino il fuoco di domande incrociate per testare la preparazione degli aspiranti primi cittadini. La domenica successiva, 8 novembre, è fissato invece l’election day, ovvero la votazione per tutti gli iscritti certificati residenti nella città di Milano chiamati a scegliere candidato sindaco e consiglieri grillini. Le candidature nascono da una prima scrematura fatta nei mesi scorsi dai gruppi di attivisti di zona. L’election day, viene spiegato all’Adnkronos, non si svolgerà in Rete, ma si terrà in un luogo pubblico con tanto di urna per raccogliere le ‘schede elettorali’ di attivisti e militanti. Luoghi e orari dei due appuntamenti saranno resi noti nelle prossime ore. A partire da metà novembre si terranno invece nei weekend incontri ad hoc per stilare il programma di governo. Tabelle di marcia differenti, dunque, per Roma e Milano al voto. Nella città meneghina si procederà prima con la scelta del candidato sindaco e degli aspiranti consiglieri, poi si lavorerà alla stesura del programma. Nella Capitale, invece, si è scelto di percorrere la strada inversa: prima il programma e poi la scelta dei candidati, con tanto di voto della Rete.

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Il sondaggio sul sindaco di Milano pubblicato sul Corriere della Sera


«Domenica 8 novembre — scrive il Movimento di Beppe Grillo — sarà la volta dell’Election Day: tutti gli iscritti certificati residenti a Milano potranno “fisicamente” votare il loro candidato». Ufficialmente, la rinuncia al voto online è dovuta a un motivo tecnico. Il metodo scelto per pesare i nove candidati già scremati dai gruppi di zona (il Condorcet, un calcolo complesso basato su una sorta di classifica) non è supportato dalla piattaforma digitale, scrive invece il Corriere.

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