Politica
Il 6 politico di Stefano Vignaroli a Virginia Raggi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-06-21
Il deputato romano già componente del direttorio territoriale adombra un complotto sul rinvio a giudizio sulla Stampa. Poi però…
Sulla Stampa di oggi Federico Capurso riporta una serie di dichiarazioni di Stefano Vignaroli, deputato romano ed ex componente del direttorio locale che doveva vigilare su Virginia Raggi. Il deputato prima sembra adombrare l’ombra di un complotto per la chiusura delle indagini della procura proprio nella settimana dei ballottaggi per le amministrative, anche se in realtà le indagini di solito durano sei mesi (e possono essere prorogate, ma in questo caso non ce n’era motivo) e i tempi tecnici sono stati perfettamente rispettati:
Il possibile rinvio a giudizio all’alba dei ballottaggi alle amministrative di domenica «è una curiosa coincidenza», dice Vignaroli, sollevando così il dubbio che la magistratura, a cui i Cinque stelle hanno sempre affilato la lama, possa essersi «politicizzata anche contro di noi». «Come è successo con Paola Muraro», l’ex assessore all’Ambiente che scoprì di essere indagata dopo essere entrata nella giunta di Raggi.
«È uno schifo», è il commento del deputato romano, «ma aspettiamo di vedere se la rinviano a giudizio». Poi, scorre gli articoli online che riguardano la sindaca di Roma, i muscoli del viso diventano improvvisamente tirati e sibila: «Certo che l’accusa di falso…».
Poi però Stefano Vignaroli ha anche qualcosa da dire sull’ormai famoso 7 e 1/2 che si è data la sindaca come autovalutazione per il primo anno di mandato:
Vignaroli non è mai stato uno dei più benevolenti nei confronti della sindaca di Roma, e la sua impressione a un anno dall’insediamento della sindaca grillina non lascia intendere un cambio di rotta: «A Raggi di certo non do sette e mezzo in pagella come dice lei. Diciamo che le concedo un sei politico», commenta con un sorriso. E con una sferzata di diplomazia aggiunge subito dopo: «Diamole ancora tempo. In fondo, le amministrazioni che prendiamo in mano sono così disastrate che è difficile dare il segno del cambiamento in un solo anno
Leggi sull’argomento: Virginia Raggi verso il processo per falso e abuso d’ufficio
EDIT 21,30: Stefano Vignaroli smentisce l’articolo della Stampa:
Non ho mai detto nè pensato che la Magistratura sia uno schifo (sarebbe anche un controsenso se mi si etichetta come “lombardiano” che sta attaccando la Raggi) ma semplicemente che la notizia del giorno era la chiusura delle indagini e non il rinvio a giudizio, il quale non si sa ancora se ci sarà. Vedremo cosa accadrà. In genere alcune accuse alla fine delle indagini preliminari decadono e tante notizie (o presunte tali) su di noi vengono ricamate dalla stampa.
Il voto 6 politico era palesemente una battuta (sorridevo e chiacchieravo con tutti i cittadini che mi venivano a parlare) per delegittimare la moda di questi giorni nel dare voti. L’ho motivato dal fatto che occorra più tempo per raccogliere i frutti dell’Amministrazione Raggi. Molti cambiamenti, in una città ferma e mal governata da decenni, si vedranno con il passare del tempo. Ho citato l’esempio della manutenzione del verde: per anni si è ricorso agli affidamenti diretti e all’ impoverimento del personale, ma l’inversione di tendenza si inizierà a vedere concretamente da luglio con nuovi appalti (gare europee, miracolo) e poi nuove assunzioni.