Yassine Baghli: il nuovo identikit di Salah Abdeslam

di dipocheparole

Pubblicato il 2015-11-20

Salah Abdeslam, l’ottavo terrorista degli attacchi di Parigi, si è camuffato e usa un altro nome: Yassine Baghli. Lo sostengono gli investigatori francesi, che hanno diffuso un nuovo identikit alle polizie europee. Stando a quanto riporta ‘el Mundo’ – che cita fonti dell’antiterrorismo spagnole – il nuovo ‘look’ di Salah comprende occhiali da ‘nerd’ e …

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Salah Abdeslam, l’ottavo terrorista degli attacchi di Parigi, si è camuffato e usa un altro nome: Yassine Baghli. Lo sostengono gli investigatori francesi, che hanno diffuso un nuovo identikit alle polizie europee. Stando a quanto riporta ‘el Mundo’ – che cita fonti dell’antiterrorismo spagnole – il nuovo ‘look’ di Salah comprende occhiali da ‘nerd’ e una parrucca. La nuova foto del terrorista è stata pubblicata anche dal Daily Mail, secondo il quale Salah Abdelslam starebbe anche pensando di consegnarsi alle autorità ma avrebbe troppa paura delle eventuali ritorsioni dei vertici dell’Isis. Il terrorista, secondo il quotidiano britannico, avrebbe assunto il nome falso di Yassine Baghli. Una fonte che ha sostenuto di aver visto Abdeslam a Molenbeek, in Belgio, martedì scorso, ha detto a SudInfo: “E’ rimasto sopraffatto da quello che è accaduto, ma non può consegnarsi perché ciò potrebbe avere conseguenze per la sua famiglia”.
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La fonte ha spiegato a un giornalista che Salah teme la reazione dell’Isis e vuole che questo messaggio arrivi al fratello Mohammad, che lo ha invitato più volte a consegnarsi alla giustizia. Conoscenti di Abdeslam hanno descritto inoltre il terrorista come “un pazzo” che frequentava “donne diverse ogni notte”. Altre fonti hanno riferito a La Libre che Salah sarebbe stato visto “quattro o cinque volte” nel mese di ottobre in bar del Belgio frequentati da gay. La sua presenza, secondo quanto riferito, troverebbe una spiegazione nel traffico di documenti orchestrato dal fratello Brahim, che si è fatto esplodere durante gli attacchi di venerdì nella capitale francese. “In questi bar, frequentati da persone ignare, non è molto complicato rubare portafogli” ha spiegato una fonte di La Libre. “Furti di carte d’identità, patenti di guida e altro sono stati compiuti in quel periodo in questi luoghi”.

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