Opinioni

Whatsapp e il messaggio su Melegatti

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-11-29

Un messaggio che riguarda l’azienda Melegatti sta circolando in queste ore su Whatsapp: chiede di acquistare più pandori Melegatti per aiutare gli operai e le operaie: Da oggi tornano al lavoro le operaie e gli operai di Melegatti, senza stipendio da mesi. Ritornano a produrre per Natale che ha pagato le materie prime e le […]

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Un messaggio che riguarda l’azienda Melegatti sta circolando in queste ore su Whatsapp: chiede di acquistare più pandori Melegatti per aiutare gli operai e le operaie:

Da oggi tornano al lavoro le operaie e gli operai di Melegatti, senza stipendio da mesi. Ritornano a produrre per Natale che ha pagato le materie prime e le bollette. Compriamo uno o più pandori Melegatti affinché anche queste operaie e questi operai possano avere un Sereno Natale.
Se le vendite di Natale vanno bene, avranno la possibilità di continuare la produzione e avere gli stipendi regolarmente. Diffondi il messaggio su Melegatti a tutti i tuoi contatti. Pensa che Domenico Melegatti brevettò il pandoro nel 1894.

melegatti whatsapp natale
A differenza della maggior parte dei messaggi che circolano su Whatsapp, questo è sostanzialmente vero. Non tanto perché il brevetto di produzione del pandoro per Melegatti reca in effetti la data del 14 ottobre 1894, quanto per il racconto delle ultime vicende che hanno funestato l’azienda e che oggi ne mettono in pericolo la sopravvivenza. La lavorazione dei pandori è in effetti ricominciata la settimana scorsa e l’azienda ha confermato il proprio impegno a pagare in anticipo, secondo le modalità indicate dal tribunale di Verona, gli stipendi di novembre e dicembre, dopo un periodo di crisi aziendale:

È dagli anni ‘70 dell’altro secolo che le famiglie Ronca e Turco si contendono il controllo dell’azienda che inventò il pandoro addirittura nel 1894: la Melegatti di San Giovanni Lupatoto. Da qualche mese, però, la leggerezza dei bisbigli nei bar del centro ha ceduto il passo a preoccupazioni più serie: bilanci in rosso e tre mesi di stipendio non pagato per gli oltre 300 dipendenti (70 a tempo indeterminato e 250 stagionali).

Il fondo maltese Abalone, ovvero Emanuele Felice, ad di Advam Sgr, e Alessandro De Luca, partner di Financial Innovations, hanno però deciso di mettere soldi per far ripartire la produzione mentre a Melegatti attende il via libera del tribunale fallimentare al piano di ristrutturazione del debito. Si parla di 12 milioni di crediti verso i fornitori e 10,5 verso le banche. A cui bisogna aggiungere 5 milioni di stipendi e contributi non pagati.
melegatti whatsapp natale 1
L’azienda, dove lavorano una settantina di dipendenti e 250 stagionali, punta a produrre entro il prossimo 10 dicembre un milione e 575mila tra pandori e panettoni. Non certo il numero che raggiungeva nel periodo degli anni belli, ma un buon inizio per risollevare le sorti della Melegatti e cercare di uscire dallo stato di crisi.

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