“Prendete me e lasciate andare via i bambini”, il coraggioso appello del generale ucraino Abroskin ai russi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-25

I militari inviati dal Cremlino hanno detto che valuteranno questa opzione, mentre il soldato di stanza a Mariupol è pronto a sacrificarsi

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Mariupol è ormai è una città fantasma. Dall’inizio della guerra, infatti, i bombardamenti sono stati incessanti colpendo anche obiettivi civili. Dagli ospedali ai teatri che si erano trasformati in rifugi per tutte quelle famiglie che avevano perso le proprie case proprio a causa dei missili. Ed è proprio da quella città nel Sud dell’Ucraina che arriva un gesto coraggioso da parte di Vyacheslav Abroskin, un generale di polizia ucraino che ha messo la propria vita a disposizione dei militari russi chiedendo in cambio di lasciar stare i bambini. Perché il numero di vittime tra i più piccoli continua a salire di ora in ora. Soprattutto nella zona meridionale del Paese.

Vyacheslav Abroskin, il generale ucraino che si offre ostaggio ai russi

Un messaggio inviato direttamente ai russi. E il Cremlino conosce bene Vyacheslav Abroskin dato che è stato inserito nell’elenco delle persone sanzionate da Mosca perché invise a Putin e al suo governo. L’uomo, che ha una lunga e certificata esperienza in ambito militare, ha chiesto che sia concessa la possibilità di evacuare tutti i bambini attraverso dei corridoi umanitari. Ovviamente, per fare tutto ciò occorre interrompere i bombardamenti per almeno tre giorni. In cambio, i soldati russi potranno prenderlo in ostaggio:

“Sono un generale di polizia che ha organizzato proteste nel Donetsk dal 2014 al 2018. Sono tra coloro che hanno ricevuto sanzioni. Avete già tentato di eliminarmi. Decine di militari russi sono stati uccisi, altri detenuti in mia presenza. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che rimangono ancora a Mariupol”.

Le forze armate russe stanno prendendo seriamente in considerazione questa proposta. Anche perché Abroskin è una personalità che non piace a Mosca e questo potrebbe spingere il Cremlino ad accettare questo patto: lui in cambio della libertà dei bambini di Mariupol.

(foto: da Facebook)

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