Fatti
Viola il coprifuoco e minaccia: “Sono una stagista di Palazzo Chigi, cascate male”. Multata e denunciata
neXtQuotidiano 21/04/2021
Una ragazza di 25 anni viene fermata intorno alle 2.30 in zona Prati, a Roma. Ma alla richiesta dell’autocertificazione, reagisce agli agenti col più classico del “Lei non sa chi sono io”. Ma finisce male
Sono le 2.30 del mattino a Roma, una ragazza di 25 anni sta camminando da sola sul marciapiede quando viene fermata dagli agenti di polizia di Prati per quella che è una palese violazione del coprifuoco che vieta a chiunque di andare in giro dalle 22 alle 5 a meno di comprovate ragioni lavorative. Ma, alla richiesta degli agenti di firmare l’autocertificazione, la ragazza reagisce in modo sprezzante. “Lavoro come stagista a Palazzo Chigi, non sono una pischella qualunque. Con me cascate male, state attenti.”
La ragazza, che si autodefinisce “nipote di un pezzo grosso”, riferisce ai poliziotti di essere stata a casa di un’amica per un progetto di lavoro senza rendersi conto del tempo che passava. E ancora: “Per le mie competenze, sono al di sopra di voi, non potete farmi nulla.” All’ovvia insistenza degli agenti, la ragazza replica: “Datemi i vostri nomi, io vi rovino, vi faccio perdere il lavoro” dice, prima di chiamare i carabinieri.
Giustificazioni che cadono prevedibilmente nel vuoto: gli agenti sanzionano la ragazza con i 400 euro di multa come previsto dal Dpcm per violazione del coprifuoco. “Non mi importa – risponde lei – tanto paga Palazzo Chigi”. È finita nell’unico modo possibile: oltre alla multa per la violazione del coprifuoco, è stata denunciata per minacce e rischia anche la denuncia per procurato allarme per aver allertato i carabinieri.
“Minacce ma non solo” racconta Roma Today, “con la ragazza che nel frattempo ha richiesto l’intervento dei carabinieri tramite 112 in quanto non si sentiva tuteltata dalla Polizia di Stato. Identificata in una 25enne residente a Roma la ragazza è stata sanzionata per non aver rispettato il coprifuoco oltre ad essere denunciata per minacce. Informata l’Autorità Giudiziaria potrebbe essere inoltre deferita per “procurato allarme”, avendo richiesto l’intervento al NUE 112 senza giustificato motivo.”
Ma il minimo, di fronte a una condotta del genere, è che venga immediatamente rimossa da qualsiasi ruolo di qualunque livello non solo a Chigi ma in qualunque altra istituzione.