Vauro e la vignetta rifiutata dal Fatto

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-12-08

Il vignettista Vauro ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una vignetta rifiutata dal Fatto Quotidiano, che ritrae il ministro Danilo Toninelli tra i manifestanti opposti per la TAV e lo definisce “Boh TAV”. Vauro ha anche scritto perché la vignetta è stata rifiutata:” Si basa su un fatto non vero e non la pubblico”, ha detto …

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Il vignettista Vauro ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una vignetta rifiutata dal Fatto Quotidiano, che ritrae il ministro Danilo Toninelli tra i manifestanti opposti per la TAV e lo definisce “Boh TAV”. Vauro ha anche scritto perché la vignetta è stata rifiutata:” Si basa su un fatto non vero e non la pubblico”, ha detto il direttore Marco Travaglio. Vauro dice invece la sua:

Io al contrario ritengo che il M5s e Toninelli abbiano messo in atto una strategia di temporeggiamento per non incrinare il loro ” contratto” con la lega. Ritengo che l’attesa dei risultati della commissione sui costi-benefici faccia parte di questa strategia. Il M5s aveva fatto del no alla TAV una bandiera in campagna elettorale ,il che avrebbe potuto legittimamente far pensare che il Movimento avesse già fatto un bilancio riguardo all’opera, altrimenti ha lanciato uno slogan senza aver conoscenza della questione. I dubbi sul rapporto costi – benefici sono sorti solo quando si sono seduti al governo? La storia della Tap e dell’ILVa di Taranto almeno un vago sospetto dovrebbero suscitarlo. Di sicuro la mia interpretazione può essere errata.

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Il tempo dirà se ha ragione Travaglio o io. Detto questo io non ho parlato di censura ho scritto decisione di non pubblicare. Tale decisione rientra in pieno nelle prerogative di un direttore, c’è però anche il diritto di un redattore , quale io sono, di contestare tale decisione. Cosa che ho fatto portando a conoscenza dei fatti chi sta leggendo questo mio post. Mai in più di quarant’anni di lavoro da vignettista ho accettato di subire passivamente decisioni sulle quali non ero d’accordo e non comincerò certo oggi. Con Travaglio e con Santoro ho condiviso grandi battaglie per la libertà di satira (Anche di quella che non incontra il nostro gusto) mi consento dunque semplicemente un po’ di amarezza nel dover constatare che Marco non è più dalla stessa parte del fronte.

Travaglio ha risposto sul quotidiano a quanto affermato da Vauro:

Se Vauro leggesse il giornale che ospita le sue vignette, saprebbe che è in corso un’analisi costi-benefici sul Tav come su tutte le opere pubbliche, disposta da Toninelli, al termine della quale il governo valuterà quali opere siano utili e quali inutili. E, a quanto ci risulta, l’analisi sul Tav dirà che è totalmente inutile e diseconomico. Ma, appunto, un ministro, se commissiona uno studio, prima di pronunciarsi ne attende l’esito.

Queste banali osservazioni hanno molto irritato Vauro, che mi ha sfidato a non pubblicare la sua vignetta. E io, essendo il direttore del Fa t to (che è un giornale, non una buca delle lettere), ho raccolto volentieri la sfida. Lui se n’è lagnato su Fb, facendone un caso di Stato. Ecco dunque a voi la vignetta del presunto scandalo, casomai qualcuno provasse a spacciare per censura la normale decisione di un direttore di contestare a un collaboratore un fatto non vero.

Sul sito del Fatto Quotidiano, diretto da Peter Gomez, qualche giorno fa è comparsa una dichiarazione di Toninelli in cui il ministro dice di non essere no-tav ma di odiare gli sprechi:

toninelli notav

E se uno non è No Tav – l’ha detto Toninelli, l’ha scritto il Fatto – ed evidentemente non è un Sì Tav – a meno che non vogliamo far saltare dalla sedia il povero Beppe – non rimane che l’alternativa Boh-TAV. Se Travaglio leggesse il sito del suo giornale, saprebbe che quella di Vauro non era una vignetta, ma una perfetta fotografia della realtà.

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