Vanessa Incontrada testimonial “curvy” per Dolce & Gabbana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-28

La modella spagnola posa per D&G in una collezione rivolta alle taglie fino alle 54, lanciando l’ennesimo messaggio di “body positivity”

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Vanessa Incontrada è la nuova testimonial “curvy” per Dolce & Gabbana. La sua prima “uscita” ufficiale è una serie di scatti fotografici, rilanciati dall’account Instagram della casa di moda fondata e diretta dai due stilisti siciliani, che la ritraggono mentre posa su atmosfere barocche ispirate al pittore fiammingo Peter Paul Rubens, in quella che è la collezione studiata e rivolta alle taglie fino alla 54, di cui negli anni Incontrada è diventata un’icona.

Vanessa Incontrada non è nuova a scatti in cui posa con estrema naturalezza e positività (la cosiddetta “body positivity”), mostrando le proprie curve addolcite dalla gravidanza e non più tornate – per scelta – quelle della modella taglia 38 di inizio carriera, diventate nel frattempo per lei una gabbia e una costrizione. Nel settembre scorso aveva fatto discutere la copertina di “Vanity Fair” che la ritraeva completamente nuda con un messaggio di autostima e libertà rivolto non solo a se stessa ma a tutte le donne e a chiunque viva con disagio il rapporto col proprio corpo. “Nessuno mi può giudicare” titolava quella copertina, citando Caterina Caselli. Nessuno ci può giudicare. E di giudizi sprezzanti, carichi d’odio, spesso rivolti dalle stesse donne, Incontrada ne ha ricevuti parecchi. La sua “colpa”? Non aderire a un modello di donna che qualcuno aveva deciso per lei.

La nuova Vanessa, se così si può dire, non è la modella “curvy” – quelle sono etichette sin troppo facili imposte dalla moda – ma la donna consapevole e indipendente che sceglie di non conformarsi ai canoni e ce lo mostra davanti all’obiettivo, mettendosi letteralmente a nudo o nelle forme di un’opera d’arte, come nell’ultima campagna D&G. Un concetto che la grande moda italiana ha finalmente saputo interpretare e tradurre nel proprio linguaggio, mandando un messaggio che travalica i confini dello stile e del fashion per diventare sociale, culturale. Perché sarà pure pubblicità, sarà pure business, ma chi ha detto che non possa contribuire a cambiare i luoghi comuni e a svecchiare antichi pregiudizi?

 

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