La riapertura dell’università: lezioni online fino a gennaio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-17

Se per i laboratori obbligatori e per i tirocini dell’area sanitaria si cercherà di tornare alle attività in presenza già nella Fase 2 per tutti gli altri momenti tipici della vita universitaria dobbiamo immaginare una forma mista (e cioè in parte da vicino e in parte da remoto) fino a gennaio 2021

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Il piano per la riapertura dell’università prevede esami e lauree a luglio e lezioni online fino a gennaio. Il Sole 24 Ore racconta oggi che mentre gli istituti scolastici sembrano sempre più destinati a riaprire i battenti a settembre, gli atenei potrebbero vedere un barlume di ritorno alla normalità già tra metà giugno e gli inizi di luglio. Quando alcuni esami e le sedute di laurea potrebbero tornare a svolgersi in presenza.

Almeno è questa la speranza del ministro Gaetano Manfredi che ha inviato al Cun, alla Crui e agli studenti un “cronoprogramma” per le Fasi 2 e 3 che abbiamo davanti. Un documento in cui l’ex rettore della Federico II di Napoli immagina di andare comunque avanti fino a gennaio 2021 con i corsi online. Se non altro per gli stranieri e i fuorisede che avessero difficoltà a spostarsi. Il percorso è ancora all’inizio e le proposte di Manfredi sono solo una bozza su cui il Consiglio universitario nazionale, la Conferenza dei rettori e gli studenti potranno presentare le loro osservazioni entro il 19 aprile, così da arrivare a una versione definitiva la settimana prossima.

Per il periodo che la nota definisce «il Post lockdown e le nuove Fasi 2 e 3» il suggerimento del ministro è quello di contemperare «sicurezza» e «flessibilità» così da potersi costantemente adeguare alle esigenze dettate dall’emergenza sanitaria. Il primo elemento di interesse della bozza è il calendario che delinea. Ad esempio quando definisce come «Fase 2» quella che va da maggio alla fine di agosto. Qui il consiglio rivolto alla comunità accademica è di minimizzare le attività collettive ed evitare gli spostamenti a lunga percorrenza degli iscritti. È presumibile, dunque, che fino ad allora si punti sulla teledidattica sperimentata da marzo a oggi. Tuttavia, il documento contiene uno spiraglio di luce quando immagina di poter svolgere esami e seduti di laurea in presenza a luglio (o «addirittura già a metà giugno», è l’auspicio di Manfredi al Sole 24Ore). Per lo meno negli atenei più piccoli o ubicati nei territori meno colpiti dal contagio.

gaetano manfredi

Se per i laboratori obbligatori e per i tirocini dell’area sanitaria si cercherà di tornare alle attività in presenza già nella Fase 2 per tutti gli altri momenti tipici della vita universitaria dobbiamo immaginare una forma mista (e cioè in parte da vicino e in parte da remoto) fino a gennaio 2021. Con annessa la “moral suasion” a limitarsi all’e-learning per gli studenti internazionali o per i fuorisede che dovessero avere ancora problemi negli spostamenti. In un’ottica complessiva che lo stesso Manfredi riassume così: «Assicurare a chi sta decidendo dove iscriversi l’anno prossimo che da settembre le università in un modo o nell’altro saranno in grado di garantire il servizio».

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