Un video sulle donne spegne la candidatura di Trump?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-08

Un fuori onda del candidato repubblicano in cui si lascia andare a frasi imbarazzanti: «Ho provato a scoparla, era sposata. Mi sono avvicinato a lei pesantemente. Ci ho provato come con una prostituta ma non ce l’ho fatta». E si parla di un cambio della guardia nella candidatura

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Un “fuori onda” da cartellino rosso, alla vigilia del secondo dibattito con la sua avversaria Hillary Clinton, in vista delle elezioni presidenziali. Donald Trump è stato colto in fallo e costretto a scuse imbarazzate. Il Washington Post ha diffuso i contenuti di un video risalente al 2005 in cui il candidato repubblicano si lascia andare a frasi e batture volgari e sessiste. Condannato immediatamente anche dal suo stesso partito, il magnate americano ha fatto mea culpa. “Non ho mai detto di essere una persona perfetta. Quelli che mi conoscono sanno che queste parole non riflettono ciò che sono. Lo dico: ho sbagliato e mi scuso”. Il video in questione fa parte di una registrazione per la Nbc del settembre del 2005, ovvero alcuni mesi dopo il suo matrimonio con Melania Trump. “Quando sei una star le donne ti lasciano fare quello che vuoi”, affermava Trump, raccontando anche il tentativo di sedurre una donna. “Ci ho provato ma senza successo”. “Ho provato a scoparla, era sposata. Mi sono avvicinato a lei pesantemente, l’ho fatta uscire da un negozio di mobili e le ho detto: ‘ti faccio vedere io dove vendono bei mobili’. Ci ho provato come con una prostituta ma non ce l’ho fatta“.

E mentre i vertici repubblicani si dissociano, spunta l’ipotesi di un cambio della guardia ai vertici del ticket repubblicano per la Casa Bianca tra Donald Trump e Mike Pence. “E’ ora che Donald Trump si ritiri dalla corsa e che Mike Pence prenda il suo posto”, afferma l’ex governatore repubblicano dello Utah ed ex candidato presidenziale nel 2012 John Huntsman. Una posizione che secondo alcuni media Usa sarebbe condivisa da molti nel partito repubblicano, che vedono in Pence un anti-Trump: un candidato che ha tutto quello che il tycoon non ha.

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