Toti poteva risparmiarsi di mettere le mani avanti sulla somministrazione “volontaria” di Astrazeneca alla 18enne ricoverata

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-07

Il tweet del Presidente della Liguria dopo un caso di trombosi evidenziato su una giovane che si era sottoposta al vaccino

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C’è ansia in Liguria per le sorti di una 18enne ricoverata in gravi condizioni in seguito a una trombosi. La giovane è stata trasferita e operata al San Martino di Genova per una “trombosi venosa cerebrale” e sono state avviate le indagini per valutare un’eventuale rapporto causa-effetto con il vaccino ricevuto lo scorso 21 maggio in occasione di un Open Day. Come spesso accade queste occasioni, ci saranno valutazioni accurate sulle eventuali “correlazioni”. In attesa di novità sullo stato di salute della ragazza, sta facendo discutere il post social del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Il tweet di Giovanni Toti dopo il malore di una 18enne a Genova

“Preghiamo e siamo vicini alla ragazza di 18 anni ricoverata in neurochirurgia all’ospedale San Martino di Genova a pochi giorni dalla somministrazione volontaria del vaccino AstraZeneca – ha scritto Giovanni Toti in un tweet che si conclude sulla sua pagina Facebook -. Da tutto il giorno siamo in contatto con i nostri medici che stanno lavorando senza sosta in sala operatoria per salvarle la vita: dopo un primo intervento per rimuovere il trombo, è in corso adesso una seconda operazione. Tutta la Liguria si stringe intorno alla famiglia della ragazza, che è rimasta costantemente al suo fianco in ospedale”.

A far discutere è quel concetto di “somministrazione volontaria” specificato da Toti nel suo post social. Il motivo? In Italia – al netto del personale sanitario – non esiste alcun obbligo vaccinale per i cittadini. Quindi, di fatto (al netto degli Open Day), la somministrazione è volontaria per tutte le persone che decidono di partecipare alla campagna di immunizzazione nel nostro Paese.

Ovviamente, occorre ribadirlo, il collegamento tra questo caso di trombosi e il vaccino è tutto da valutare. Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa:

La direzione del San Martino ha attivato le previste segnalazioni nell’ambito delle procedure di farmacovigilanza verso l’Aifa, indicando anche i farmaci assunti dopo la vaccinazione. Non si esclude infatti che possa essere stata proprio l’interazione con un farmaco che era stato prescritto alla giovane a complicare la situazione.

Nei prossimi giorni, dunque, si conosceranno maggiori dettagli.

(Foto IPP/Alfonso Cannavacciuolo)

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