Tutti i “vaffa” della base a Grillo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-30

Le reazioni al messaggio contro Giuseppe Conte pubblicato sui canali social del garante M5S

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Tutto nacque con un “vaffa” di piazza e, ora, tutto rischia di finire con un “vaffa” sui social. Il MoVimento 5 Stelle è alle prese con la più grande crisi dalla sua nascita. Il tutto è partito da una gestione della leadership (al momento mancata, o rinviata) di Giuseppe Conte e da quello strappo diventato frattura con Beppe Grillo. E il post al vetriolo pubblicato dal comico e garante pentastellato sul suo blog ha messo in evidenza il posizionamento della base del M5S.

Beppe Grillo e i commenti ricevuti dopo il post contro Giuseppe Conte

Sono tantissimi i “vaffa” spediti – via commento social – a Beppe Grillo. Il tutto in risposta proprio a quel post sul blog e alle accuse mosse nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio. In molti hanno provato a criticare razionalmente il “nuovo” posizionamento del garante penstastellato nei confronti dell’ex capo di Palazzo Chigi. In particolare, tanti hanno sottolineato come Giuseppe Conte sia l’unica figura in grado di riportare il MoVimento 5 Stelle a quell’appeal elettorale che consentì al M5S di ottenere il maggior numero di consensi alle Politiche del 2018.


   

Un popolo deluso. Persone, la maggior parte elettori (o ex) del MoVimento 5 Stelle che speravano in Giuseppe Conte per la rinascita pentastellata dopo il calo nei consensi degli ultimi tre anni. E la critiche mosse da Beppe Grillo nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio sono state giudicate, a larga maggioranza, prive di contenuto e completamente avverse al principio della coerenza. E c’è spazio anche per i “vaffa” e per l’ironia.

Insomma, il classico “chi di vaffa ferisce, di vaffa perisce”. Ora si attendono ulteriori scelte. La chiamata – come nel passato – su Rousseau e le decisioni future e futuribili di Giuseppe Conte che potrebbe tentare la scalata al MoVimento o scegliere di optare per un proprio partito, trascinando con sé buona parte del mondo grillino.

(foto IPP/Fabio Cimaglia)

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