Il bilancio definitivo del disastro della Marmolada: undici morti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-08

Sono undici le vittime del disastro della Marmolada: alle sei vittime iniziali si aggiungono i nomi dei cinque veneti che finora erano considerati dispersi

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Il bilancio definitivo dei morti per il disastro della Marmolada è di undici morti. Alle sei vittime identificate dai parenti, si aggiungono i nomi dei cinque (tutti veneti) che finora erano considerati dispersi. Sono arrivati dai laboratori del Ris gli esiti attesi sui resti trovati ieri dai soccorritori, impegnati per il secondo giorno consecutivo nelle ricerche via terra sul ghiacciaio. Che i risultati fossero rapidi lo aveva fatto intendere da subito il comandante del Ris, il colonnello Giampietro Lago: “L’analisi ha priorità assoluta, i tempi saranno contenuti in alcuni giorni, salvo imprevisti”.

Il bilancio definitivo del disastro della Marmolada: undici morti

Oltre a dare un nome ai quattro morti non riconosciuti, nel caso di ‘match’ si avrebbe la prova scientifica del decesso di chi ufficialmente viene dato nella lista dei reclamati. Il calare della notte ha fatto scendere sotto zero le temperature nella zona del ghiacciaio consolidando il suolo e permettendo di estendere le operazioni fino alle 9.30 circa. In totale ci sono 14 soccorritori che continuano a scandagliare l’area. Due vedette sono state poste ai margini della colata per controllare che non vi siano nuovi movimenti. “Era la prima volta che tornavo sulla Marmolada e dall’elicottero la parte la zona del distacco è evidente: c’è una lingua di colata più scura”, un groviglio di ghiaccio e detriti, “e quando uno ci va sopra e pensa di poter calpestare qualcosa fa una certa impressione”, spiega all’Adnkronos Moreno Togni dei vigili del fuoco permanenti di Trento. “Abbiamo lavorato via terra, cercando di operare con la massima sicurezza. Prima con i due cani, utilizzati nel caso di disastri, c’è stata una battuta a tappeto, due persone invece erano adibite a ‘sentinella’ pronti a lanciare l’allarme in caso di movimenti anomali del massiccio registrati dalle strumentazioni”.

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