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L’operaio cacciato dalla rosticceria a Trani perché nero

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-09

L’episodio è avvenuto a ottobre, ma la titolare del locale – che si è rifiutata di servirgli il pollo – ha anche ribadito la sua “convinzione”

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Era in pausa pranzo, dopo aver lavorato per tutta la mattinata in un cantiere di una delle zone più affascinanti di Trani (Bitonto), vicino alla Cattedrale della cittadina pugliese. Indossava ancora la tuta da lavoro e, come sempre e come fanno tutti i suoi colleghi, aveva deciso di andare a comprare del pollo in una rosticceria del centro. Ma lì è stato “respinto” all’ingresso dalla proprietaria del locale. All’inizio si pensava a un “fraintendimento” (che comunque non giustifica il gesto), ma alla fine si è rivelato un episodio di razzismo, confermato anche dalla stessa titolare.

Trani, la storia dell’operaio cacciato dalla rosticceria perché nero

Martin, questo il nome dell’operaio, non aveva denunciato il fatto. L’accaduto, infatti, risale al mese di ottobre e ha provocato molta indignazione e rabbia anche tra i colleghi con cui condivide ogni giorno la vita di cantiere. “Vorrei una porzione di pollo”, aveva chiesto il giovane dopo aver fatto la fila e atteso il suo turno per essere servito al banco della rosticceria. Ma, come riporta il quotidiano online locale TraniLive, la titolare lo ha cacciato via: “Devi uscire da qui, questo non è un ristorante”. Martin, che vive e lavora in Italia da circa 4 anni dopo aver lasciato il Benin, pensava che la donna lo avesse scambiato per un mendicante, ma alla sua rinnovata richiesta di essere servito, la risposta è stata ancora più netta e inequivocabile: “Allora non hai capito, te ne devi andare, i neri qua dentro non li voglio”.

A nulla è servito il suo tentativo di dire alla donna di essere un operaio, un lavoratore che avrebbe pagato il suo pranzo. Una volta tornato al cantiere a mani vuote, i suoi colleghi gli hanno chiesto perché fosse rientrato senza pranzo. Lui ha raccontato cosa era accaduto qualche minuto prima e loro si sono indignati, invitandolo a denunciare questo episodio di razzismo. Ma, in quel frangente, decide di non denunciare i fatti. Alla fine sarà un collega di Martin a comprare il pranzo per lui.

Intervistato da TraniLive, l’operaio originario del Benin ha raccontato:

“I miei colleghi volevano denunciassi ai carabinieri l’episodio. Loro forse erano anche più arrabbiati di me, mi dicevano che non possono accadere queste cose. Io lo so che non devono accadere ma non posso farci niente, anche quando mi fanno battute per strada o mentre lavoro, faccio finta di non sentire. A me basta il mio lavoro, alla signora le ho detto che quei soldi li avevo guadagnati, non volevo niente gratis, le ho detto sono sporco perché sto lavorando qui, i miei colleghi sono venuti qui prima di me, ma non voleva sentire niente”.

Ma titolare della rosticceria di Trani, anche davanti alle richieste di spiegazione da parte di altri, si è limitata a dire: “Sarò ignorante ma la penso così”. Almeno ne è consapevole. Ma Martin dice di averla già perdonata.

(foto: da Google Maps)

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