Cultura e scienze
Tramadolo: cos'è la droga del combattente
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-11-03
ramadolo è il nome del principio attivo alla base di molti antidolorifici ed è un derivato degli oppiacei. Il Captagon è invece uno stimolante
La Sezione Antiterrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a seguito di indagini svolte dai finanzieri del Comando Provinciale reggino in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro, ha disposto il sequestro di un ingente quantitativo di tramadolo sbarcato al porto gioiese, proveniente dall’India e diretto in Libia. L’input investigativo è partito dal II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova che nell’ambito di una operazione dello scorso maggio, aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure. La vendita al dettaglio del farmaco sequestrato avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro, in quanto ciascuna pastiglia, sul mercato nero nord africano e medio orientale, viene venduta a circa 2 Euro.
Tramadolo: cos’è la droga del combattente
Il tramadolo è una sostanza oppiacea sintetica, il cui uso è stato ripetutamente accertato negli scenari di guerra mediorientali, tanto da essere soprannominato “droga del combattente”, essendo questo utilizzato sia come eccitante, sia per aumentare le capacità di resistenza allo sforzo fisico. Secondo le informazioni condivise con fonti investigative estere, il traffico di tramadolo sarebbe gestito direttamente dall’IS (DAESH), al fine di finanziare le attività terroristiche che l’organizzazione pianifica e realizza in ogni parte del mondo e che parte dei proventi illeciti derivanti dalla vendita di tale sostanza, sarebbero destinati a sovvenzionare gruppi di eversione e di estremisti operanti in Libia, in Siria ed in Iraq.
Tramadolo è il nome del principio attivo alla base di molti antidolorifici ed è un derivato degli oppiacei. Il Captagon è invece uno stimolante. Il tramadol viene commercializzato in Italia come Contramal. Contraffatto in India, viene usato in diversi paesi del Medio Oriente al posto dell’eroina per il suo basso costo; il captagon è il nome commerciale della fenetillina, un tipo di anfetamina che di solito viene mescolata alla caffeina. Qualche tempo fa, raccontava il Corriere della Sera, al porto di Genova la Guardia di Finanza ne ha sequestrate 37 tonnellate. Provenienza del carico: India e Sri Lanka. Destinazione: Tobruk, Libia. Società intestataria dell’acquisto: una compagnia di Dubai. Valore stimato della merce contraffatta: 75 milioni di euro.
Tramadolo, il boom in Italia
“Non chiamatela ‘droga del combattente’ o ‘droga dell’Isis’. Si rischia di rendere il Tramadolo una sostanza affascinante. E’ soltanto un farmaco oppiaceo che, purtroppo, si tenta di vendere clandestinamente anche in Italia”, ha detto all’AGI Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento Interaziendale Prestazioni erogate nell’Area Dipendenze dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. “Il Tramadolo – ha detto l’esperto – è un oppiaceo di sintesi con effetti antidolorifici. In questo senso è simile ad altri farmaci oppiacei come il Fentanil, il metadone, la morfina. Chi lo usa come droga è perché cerca effetti vicini a quelli dell’eroina: una sedazione ed una analgesia ed, a certi dosaggi, uno stordimento che sono piacevoli per chi ne abusa”. Nulla a che fare con l’azione e il combattimento. “Al contrario – ha sottolineato Gatti – puo’ provocare una grave tossicodipendenza. E’ possibile che i combattenti dell’Isis lo prendano per sopportare il dolore delle ferite, ma certo questo non è il fine di chi lo vuole commercializzare da noi”. Il problema è che l’etichetta di “droga del combattente”, secondo l’esperto, rischia di attirare molti giovani in cerca di emozioni e che non conoscono i pericoli dell’abuso di queste sostanze.