Opinioni

La tragedia di un Lotito ridicolo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-02-13

Oggi Claudio Lotito ha fatto una bella figuraccia con la pubblicazione di una sua telefonata privata con Pino Iodice, direttore sportivo dell’Ischia Isolaverde. su Repubblica. La frase più incriminata tra quelle dette dal presidente di Lazio e Salernitana è questa: Ho detto ad Abodi: Andrea,dobbiamo cambiare. Se me porti su il Carpi… una può salì… […]

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Oggi Claudio Lotito ha fatto una bella figuraccia con la pubblicazione di una sua telefonata privata con Pino Iodice, direttore sportivo dell’Ischia Isolaverde. su Repubblica. La frase più incriminata tra quelle dette dal presidente di Lazio e Salernitana è questa:

Ho detto ad Abodi: Andrea,dobbiamo cambiare. Se me porti su il Carpi… una può salì… semi porti squadre che non valgono un c… noi fra due o tre anni non ci abbiamo più una lira. Perché io quando a vado a vendere i diritti televisivi – che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura, sono riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset, in dieci anni mai nessuno – fra tre anni se ci abbiamo Latina, Frosinone.. chi c… li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone. Il Carpi… E questi non se lo pongono il problema!

Lotito, però, oggi, una volta raggiunto il fondo ha deciso di cominciare a scavare. E in una serie di dichiarazioni successive, cercando di spiegare il senso delle sue affermazioni, riesce a rendersi ancora più tragicamente ridicolo. Sostiene Lotito infatti che lui voleva soltanto spiegare a Iodice questo: «Il sistema non sopporterebbe più che salgono (in serie A, ndr) società con un bacino d’utenza senza appeal mediatico. Il problema – dice Lotito – riguarda la riforma dei campionati: se si continua a mandare in serie A tre società che non hanno un bacino d’utenza quando invece il sistema richiede una riduzione delle squadre da venti a 18, il sistema non lo regge». Ora, è chiaro che Lotito senza accorgersene sta camminando sul filo di affermazioni alquanto pericolose. Omette infatti di ricordare – come sarebbe suo dovere viste le cariche federali che ricopre – che Carpi, Latina e Frosinone stanno attualmente partecipando non a un reality show (ovvero, un evento MEDIATICO) ma ad un evento SPORTIVO. La differenza tra sport e fiction, e uno come Lotito dovrebbe capirlo subito visto che in ciò risiede il senso del calcio inteso come sport, è nel fatto che nello sport c’è una competizione con regole uguali per tutti in un campo di gioco con undici giocatori. Chi fa più goal vince: non importa se una squadra è l’Inter di Mourinho e l’altra è una squadra che ha la sventura di avere Lotito come presidente: se la seconda fa più goal dell’Inter, vince. E se fa più punti delle altre, alla fine del campionato vince e ha il diritto, se è in serie B, di passare in serie A.
lotito marò copertina
Anzi, a dirla tutta le favole più belle del calcio sono quelle che raccontano di squadre piccole che hanno battuto grandi squadre, di piccole società che hanno superato grandi trust; raramente queste storie si sono basate sui soldi per decidere le promozioni. A meno che non si parlasse di storie di illeciti sportivi. Abodi, poi, è il presidente della Lega di B: come potranno ora sentirsi rappresentate in Federazione il Carpi, il Frosinone e il Latina, se uno come Lotito dice che loro non devono essere promosse nella categoria superiori? Cosa saranno legittimate a pensare questa società al primo errore arbitrale? Quello che ha detto Lotito può anche avere a cuore i bilanci del calcio. Rimane che senza tifosi i bilanci peggioreranno a prescindere dai bacini d’utenza in potenza. E i tifosi si allontanano anche se percepiscono che l’evento MEDIATICO è in qualche modo più importante di quello SPORTIVO. Lotito dovrebbe capirlo, e mollare. Ma visto chi è il presidente della Federazione, aspettiamo che tutta questa sceneggiata degli espertoni finisca a sbattere sul primo iceberg.

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