Arrestato a Bari l’uomo che fornì i documenti falsi agli attentatori del Bataclan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-08

La svolta a sei anni dagli attentati a Parigi

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Questa mattina la Polizia di Stato ha fermato e arrestato a Bari Touami Athamane, 36enne di origini algerine coinvolto – secondo gli investigatori che hanno indagato sul caso – nella serie di attentati che hanno colpito la Francia il 13 novembre del 2015: dall’assalto al Bataclan, allo Stade de France fino ai diversi arrondissement. Una giornata tremenda per Parigi che, alla fine, fu costretta a piangere ben 137 vittime, tra cui la nostra Valeria Solesin. Una svolta arrivata a sei anni dagli attentati con il terrorista Isis arrestato in Puglia.

Terrorista Isis arrestato a Bari: fornì falsi documenti agli attentatori del Bataclan

Secondo quanto riportato da AdnKronos, che cita gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia di Stato e dalla Digos di Bari, Touami Athamane avrebbe alle spalle una storia di radicalizzazione estrema. Per questo motivo strinse rapporti con gli attentatori del Bataclan, diventando parte attiva di quella cellula che deflagrò in tutta la sua furia omicida in quel 13 novembre di sei anni fa. Non partecipò attivamente alle fasi dei vari attentati parigini, ma aiutò i terroristi fornendo loro i documenti falsi con cui hanno potuto circolare all’interno dell’area Schengen prima di compiere quel sanguinoso attacco nel cuore della capitale francese.

Il fermo e i riferimenti all’Islam radicale

“Le indagini hanno consentito di accertare, la vicinanza dell’indagato ad ambienti radicali di matrice jihadista, nonché la sua diretta attività di supporto agli autori degli attentati terroristici del teatro Bataclan, Stade de France e degli attacchi armati concentrati nella I, X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015, a cui ha garantito la disponibilità di documenti contraffatti”, spiegano gli inquirenti che sottolineano come il 36enne algerino fosse legato alla frangia dei “fratelli musulmani”. Al momento del fermo da parte della Polizia di Bari, nello smartphone di Touami Athamane sono stati ritrovati 5 video e 329 fotografie riconducibili all’Islam radicale.

(foto: IPP/Zumapress)

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