La cantante calabrese che inneggia ai boss e si esibisce col patrocinio del Comune

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-16

Teresa Merante è una cantante folk che non ha mai nascosto di avere contatti con gli ambienti della criminalità organizzata. Gli abitanti di Casali del Manco (Cosenza) sono contrari alla sua esibizione il giorno di Pasqua.

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“Uno scandalo!”. L’hanno definita così, i cittadini di Casali del Manco (in provincia di Cosenza) la scelta dell’amministrazione comunale di far esibire, alla festa di Santa Maria di Pedace, la sera di Pasqua, la cantante Teresa Merante, conosciuta per i suoi testi che “paiono strizzare l’occhio agli ambienti della criminalità organizzata calabrese”.

La cantante calabrese che inneggia ai boss e si esibisce col patrocinio del Comune

Titoli emblematici di canzoni di Teresa Merante sono: “Malandrini cunfinati”, “L’omu d’onori”, “Il Capo dei capi”, “Pentiti e ‘nfamità” e, soprattutto, “U latitanti”, brano in cui celebrava platealmente i boss mafiosi. Il video di questa sua canzone, che aveva avuto quasi quattro milioni di visualizzazioni, dopo diverse polemiche che avevano coinvolto anche la Puglia – visto che la musica era di un brano tradizionale salentino -, alla fine era stato rimosso dalla rete.

La scelta dell’amministrazione Comunale, di patrocinare la performance di Merante ha, a ragione, sconvolto gli abitanti di Casali del Manco, che chiedono al Comune di rivedere la propria decisione, con una lettera aperta pubblicata su Facebook.

“Un’amministrazione comunale che offre il patrocinio ad un evento pubblico deve assicurarsi di non veicolare valori e messaggi negativi. I nostri giovani – si legge nella lettera aperta – ascolteranno queste canzoni, memorizzeranno questi testi, acquisiranno un esempio assolutamente inopportuno. Il tutto con il beneplacito dell’istituzione comunale, la quale al contrario dovrebbe educare ai valori dell’antimafia in linea con il dettato costituzionale e con lo Stato di diritto”.

La Merante, da parte sua, ha già in passato risposto ad altre simili polemiche con un secco: “Non accetto di essere etichettata come la cantante della malavita in Calabria”. Proprio nel territorio di Casali del Manco meno di un mese fa è stato rintracciato il boss 67enne della Locride Fernando Spagnolo, dopo tre anni di latitanza.

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