La società di Marco Ponti e l’analisi positiva sulla TAV (WTF?)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-08

Svolto per l’Europarlamento, verrà presentato nei prossimi giorni a Bruxelles. La sua società lo firma e dice che la TAV conviene

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La Stampa di oggi racconta in un articolo a firma di Paolo Colonnello che c’è uno studio della società di Marco Ponti, il professore che ha firmato l’analisi costi-benefici della TAV, questa volta svolto per l’Europarlamento e che verrà presentato nei prossimi giorni a Bruxelles. Uno studio firmato, tra gli altri (un team di tedeschi e uno guidato dall’ex rettore della Bocconi, Carlo Secchi) anche dalla Trt Trasporti e Territorio srl, società di consulenza specializzata in economia, pianificazione e modellistica dei trasporti. Ovvero proprio quella di Ponti.

Lo studio, composto da circa centoventi pagine, è molto dettagliato e proietta gli effetti dell’opera fino al 2030, analizzando l’eventuale realizzazione dei vari “corridoi” europei del trasporto su rotaia, che comprendono anche la Tav. In particolare, «esiste un gruppo di “corridoi“ che mostra un impatto maggiore in termini di cambiamento nell’attività del trasporto ferroviario per passeggeri e merci; questo gruppo comprende il Mediterraneo, lo Scan Med e l’Atlantico. Questi tre corridoi mostrano un aumento delle attività di trasporto ferroviario superiore al 2 per cento per le merci (3,1% Atlantico, 2,9% il Mediterraneo) e superiore al 3% per i passeggeri (con punte del 5,7 e 4,7 rispettivamente nei corridoi Mediterraneo e Scan Med)».

La controanalisi costi-benefici sulla TAV (La Repubblica, 19 febbraio 2019)

Di più: «Si stima che il pieno sviluppo della rete principale, entro il 2030, genererà 800mila nuovi posti di lavoro in Europa». Mentre, «il miglioramento della connettività europea fornirà benefici economici a 7 milioni e mezzo di persone all’anno da qui al 2030». Così come «il Pil europeo dovrebbe avere un incremento dell’1,6% sempre al 2030». E infine, «verranno evitati 26 milioni di tonnellate di emissioni di ossido di carbonio nell’aria nell’ambito del settore dei trasporti».

Ricapitolando: se per la società di Ponti tutto ciò in Europa è un vero affare, per il consulente del governo Ponti in Italia la Tav non conviene. A questo punto forse a Ponti converrebbe rileggere con attenzione lo studio che l’azienda che presiede ha firmato.

EDIT: “Lo studio riservato sul Corridoio Mediterraneo, commissionato dalla Ue e rivelato da La7, ha visto una partecipazione solo marginale della società ‘Trt trasporti e territorio’, presieduta dal professor Marco Ponti”. E’ quanto fanno presente fonti Mit, sottolineando che il professore “non solo non ha firmato la ricerca, ma non ne conosce in alcun modo i contenuti”. Inoltre, aggiungono le stesse fonti, “va precisato che si tratta di una analisi riconducibile a quelle di valore aggiunto, fondata sul moltiplicatore keynesiano, metodo che non ha nulla a che fare con la analisi costi benefici effettuata sulla tratta Torino-Lione”

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