Tatuaggi, i pigmenti più a rischio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-29

Possono contenere sostanze cancerogene. Lo segnala sul proprio sito il ministero della Salute

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Attenzione ai pigmenti per tatuaggi rossi, gialli e arancioni e a quelli contenenti nerofumo, che possono contenere sostanze cancerogene. Lo segnala sul proprio sito il ministero della Salute. “I dati in nostro possesso indicano una quota non trascurabile di tatuaggi non conformi per presenza di ammine aromatiche – si legge -: questo dimostra che l’indagine condotta dal ministero della Salute è mirata e basata su un attento esame della letteratura scientifica; sappiamo infatti quali sono i colori e Color Index a maggior rischio e, quindi, quali indagare”.

Tatuaggi, i pigmenti più a rischio

La scelta degli inchiostri da prelevare, precisa il ministero, si è orientata prioritariamente verso le tonalità rosse, gialle e arancioni e ha compreso anche gli inchiostri con pigmenti azoici in generale. Questi ultimi possono essere individuati in etichetta attraverso il Color Index (codice a 5/6 cifre preceduto dalle lettere CI): gli azo-pigmenti hanno i Color Index compresi nell’intervallo che va dal numero 11000 al numero 29999 (es. CI 12475 = pigmento azoico).

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Il tatuaggio in Italia (La Repubblica, 28 marzo 2019)

Per quanto riguarda la ricerca degli idrocarburi policiclici aromatici, anche essi cancerogeni gli inchiostri più a rischio sono quelli contenenti nerofumo (neri, grigi, argento etc.), in particolare quelli nei quali in etichetta viene indicato come Color Index 77266. “I dati sulle notifiche RAPEX (sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti pericolosi non alimentari) testimoniano che l’Italia è all’avanguardia rispetto agli altri Paesi Europei nel settore del monitoraggio e controllo dei pigmenti per tatuaggi. Soltanto nel 2018 sono stati eseguiti, da parte del Comando Carabinieri per la tutela della salute – Nas, più di 100 campionamenti presso i tatuatori”.

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Il tatuaggio in Italia (La Repubblica, 28 marzo 2019)

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