Il contagio da Coronavirus e il ruolo dei super-diffusori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-12

Il primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli spiega che i casi di Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 continuano ad aumentare nel mondo a causa dei super-diffusori

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In un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera il primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli spiega che i casi di Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 continuano ad aumentare nel mondo a causa dei super-diffusori:

«Non potevamo che aspettarcela purtroppo: in questa pandemia sembra sempre più evidente il ruolo dei super diffusori (anche asintomatici) che rende più facile la permanenza del virus e la sua possibilità di circolazione».

In Italia dobbiamo aver paura di chi arriva dall’estero?
«La chiusura dei voli da alcuni Paesi è stato un atto quasi dovuto, perché dobbiamo stare attenti alle infezioni di ritorno. Il problema persiste in tutto il mondo, un po’ meno in Europa».

In Italia come sta andando?
«Il virus circola anche qui, ma è più difficile che l’infezione raggiunga le persone maggiormente a rischio perché stanno più attente. Ovviamente un focolaio in una RSA anche ora provocherebbe ricoveri e decessi. Dopo tutto questo tempo dalla riapertura, però, il fatto che ogni giorno il numero di infezioni tenda a rimanere costante, se non in risalita, ci dice che non sono più soltanto vecchi contagi».

Ogni settimana registriamo nuovi focolai, è preoccupante?
«Qualche rischio c’è, ma erano attesi. Dobbiamo cercare di capire se i sistemi di sorveglianza si sono affinati quanto basta per garantirci una rapida identificazione e isolamento dei positivi. Sono convinto che non possa riprodursi la situazione di febbraio, anche se gli evidenti limiti della medicina territoriale non sono stati risolti».

massimo galli infettivologo ospedale sacco

Galli spiega però che potrebbe andare peggio (no, non potrebbe piovere):

Qual è la nostra arma migliore?
«Dove è stato attuato un lockdown serio, l’epidemia si è arrestata. È l’arma di maggior sacrificio ma di sicura efficacia, il punto è non arrivarci».

La pandemia da Covid-19 è il «big one»?
«No, potrebbe esserci di peggio: un virus dell’influenza di quelli “giusti” potrebbe causare molti più problemi. Questa pandemia è stata certo una lezione, che spero non venga dimenticata».

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