Coronavirus, il giorno nero dei contagi: 228mila casi nel mondo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-12

Nel mondo raddoppiati nelle ultime sei settimane. Venerdì 10 luglio ne sono stati registrati 228.102 in un solo giorno. Sono ormai 12 milioni e mezzo gli infetti da COVID-19 nel mondo mentre i morti arrivano a 561mila

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I contagi da Coronavirus SARS-COV-2 sono raddoppiati nelle ultime sei settimane nel mondo. Venerdì 10 luglio ne sono stati registrati 228.102 in un solo giorno. Sono ormai 12 milioni e mezzo gli infetti da COVID-19 nel mondo mentre i morti arrivano a 561mila. Il Corriere della Sera spiega oggi che alcuni dei Paesi colpiti più duramente dal virus sono quelli con meno risorse sanitarie dove solo chi ha accesso alle strutture private può curarsi in modo serio. Tra questi c’è il Pakistan che ieri ha avuto 2.752 positivi e 65 decessi con un bilancio complessivo di 246.351 contagi e 5.123 morti.

Le province più colpite sono il Sindh e il Punjab. Ancora più preoccupante la situazione in  Sudafrica che in due settimane ha raddoppiato il numero d i malati superando i 250mila. A Johannesburg negli ospedali pubblici mancano le bombole d’ossigeno e si  registra una mortalità maggiore che nel privato. A complicare la situazione un disastrato sistema elettrico che porta a continui blackout in pieno inverno. Nelle aree urbane la maggior parte della popolazione vive in baracche di legno e lamiera

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Coronavirus: i contagi nel mondo (Corriere della Sera, 12 luglio 2020)

Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha rimarcato che “ci sono molti esempi nel mondo per cui, pur con una diffusione molto intensa, questa può essere riportata sotto controllo” e ha citato i casi di Spagna, Italia e Corea del Sud. Il dg dell’Oms ha poi ricordato le difficoltà dei Paesi poveri di fronte alla sfida Covid-19, Paesi “che hanno un ridotto o nessun accesso a servizi sanitari di qualità” per i quali “non c’è solo il coronavirus a minacciare la vita e i mezzi di sussistenza”. “Malattie come poliomielite e malaria prosperano quando le vaccinazioni vengono sospese – ha sottolineato – e le catene di approvvigionamento per le forniture mediche interrotte”. Per questo “l’Oms continua a collaborare con i partner per garantire che i più poveri e i più emarginati siano in cima alle nostre priorità. Ciò significa – ha concluso – riavviare le vaccinazioni di routine e garantire che le forniture mediche raggiungano gli operatori sanitari in tutto il mondo”. Intanto sono almeno 190 i vaccini in fase di sperimentazione in tutto il mondo e di questi sarebbero almeno 16 sono quelli che sono entrati in fase di sperimentazione clinica. Questi i dati forniti dal monitoraggio del Milken Institute di Santa Monica. Tra quelli che sono in fase più avanzata di sperimentazione e sono armai abbondantemente avviati alla Fase III, che e’ quella conclusiva c’è sempre quello dello Jenner Institute realizzato in collaborazione con Advent Srl di Pomezia che ormai e’ in fase di sperimentazione clinica sia in Brasile e in Gran Bretagna che in Sudafrica. Novità importanti arrivano da Mosca. Il ministero della Difesa russo e il Centro nazionale di ricerca per epidemiologia e microbiologia del Gamalei hanno avviato la fase finale delle sperimentazioni cliniche su un vaccino contro il nuovo coronavirus. Secondo il Ministero della Difesa, “un primo gruppo di volontari e’ stato sottoposto a trattamento per valutare la sicurezza e la tollerabilità del vaccino (FASE I), e questa sperimentazione terminerà il 15 luglio”.

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