Anche questa volta, Sergio Mattarella si è ridotto lo stipendio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-03

Era già accaduto all’inizio del precedente settennato e ora la storia si ripete: il taglio sarà di 60mila euro

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Lo fatto di nuovo. Lo stipendio di Sergio Mattarella sarà tagliato, come già accaduto nel 2015. A chiederlo è stato lo stesso Presidente della Repubblica al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il suo compenso, fino alla fine del suo secondo mandato, sarà ridotto per una cifra pari a 60mila euro lordi, nonostante la legge attuale preveda un assegno annuo molto più cospicuo (circa 240mila euro). Una decisione che conferma quanto già chiesto (e ottenuto) all’inizio del suo primo settennato.

Stipendio Mattarella, il Presidente si è tagliato il compenso (ancora una volta)

Il comunicato è stato diffuso questa mattina dal Quirinale e si spiega nel dettaglio tutte le dinamiche che hanno portato al calcolo dell’emolumento che spetta – di diritto – al Presidente della Repubblica:

“Anche per questo secondo mandato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto al Mef di ridurre il suo assegno personale, stabilito per legge, in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario.Per cui la prevista somma annuale di 239.182 euro lordi viene ridotta di circa 60 mila euro, portando l’importo lordo annuo da percepire a 179.835,84 euro.
Contestualmente il Presidente Mattarella ha confermato la rinuncia anche per il nuovo settennato all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo (adeguamento Istat) che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro.
Infine, in base alle norme vigenti, il Presidente della Repubblica non percepisce (né percepirà in futuro) il pagamento della pensione (vitalizio) come ex parlamentare”.

Saranno, dunque, 60mila euro lordi all’anno in meno rispetto a quanto previsto dalla legge. Una decisione, avanzata sotto forma di richiesta (che sarà necessariamente accettata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), che segue quella già presa nel 2015, all’inizio del suo primo mandato come Presidente della Repubblica italiana. Una spending review per il Quirinale, anche per dare un nuovo segnale al Paese.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia/POOL/Alessia Pierdomenico)

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