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Sondaggi, Renzi perde fiducia e Salvini avanza
neXtQuotidiano 29/06/2015
Anche Grillo torna al 30% nelle consultazioni di Ipsos per il Corriere della Sera. Mattarella al primo posto con il 66%
Fiducia in discesa per Matteo Renzi, consenso in salita per Matteo Salvini e Beppe Grillo. Il sondaggio di Ipsos pubblicato oggi dal Corriere della Sera spiega e racconta come cambia l’umore degli italiani a fine giugno, e certifica che si è conclusa la luna di miele dell’esecutivo inaugurata con gli 80 euro alle elezioni europee. La fiducia in Matteo Renzi si attesta oggi al 36%, era al 61% al momento dell’insediamento ed era salita a oltre il 70% immediatamente dopo il successo delle Europee. Ancora all’inizio dell’anno era vicina al 50%. Il calo del consenso di Renzi coincide con il momento di massima crescita nella popolarità delle opposizioni che oggi raggiungono massimi storici, dando però contemporaneamente una sensazione di stasi nei consensi. Crescono i movimenti antisistema come nel resto d’Europa, spiega Pagnoncelli, mentre in Italia Salvini raggiunge Renzi:
Per i leader politici è stata testata non la fiducia ma la valutazione dell’operato, dato più sensibile alle variazioni dei comportamenti. Per tutti prevale nettamente il giudizio negativo. Detto questo, spicca Salvini che con un dato al 36% si colloca allo stesso livello di Matteo Renzi. Ma la crescita rispetto all’inizio dell’anno è poco rilevante. L’impressione è che il leader della Lega abbia raggiunto il livello massimo di consensi e che fatichi ad estenderli. Il suo posizionamento «radicale» gli ha consentito di massimizzare i voti ma, come abbiamo detto più volte, non gli consentirà presumibilmente di posizionarsi come leader di un centrodestra che ha al proprio interno ampie componenti moderate.
Segue Beppe Grillo, con una valutazione del 30%, non entusiasmante ma in crescita rispetto ad inizio anno (+7%), tallonato da Giorgia Meloni (29%). Fortemente distanziati gli altri, all’ultimo posto Angelino Alfano, penalizzato in particolare dalle vicende dell’immigrazione. Prevale quindi la negatività mentre cresce il consenso perle formazioni di «protesta» e«antisistema».