Solinas e i 10 milioni di metri cubi di cemento sulla Sardegna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-13

10 milioni di metri cubi di volume in più: il Piano Casa he consentirà l’estensione delle strutture alberghiere in Sardegna oggi potrebbe essere approvato. O almeno è quello a cui mira la maggioranza

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10 milioni di metri cubi di volume in più: il Piano Casa he consentirà l’estensione delle strutture alberghiere in Sardegna oggi potrebbe essere approvato. O almeno è quello a cui mira la maggioranza. Dai 300 metri dalla battigia sarà possibile intervenire per chiudere le verande degli hotel con elementi amovibili per 240 giorni l’anno, si potranno coprire le piscine (sempre con strutture amovibili) e sarà consentita anche la compravendita di crediti volumetrici tra strutture non distanti tra loro più di trecento metri. In sostanza le strutture ricettive ma anche le comunità alloggio presenti nelle strutture sanitarie potranno aummentare il loro volume esistente fino al 50% per quanto riguarda gli spazi comuni. Ma, sempre con il vincolo dell’aumento totale del 50% sarà possibile aumentare fino al 15% il numero delle stanze. Cosa significa? Il Fatto riporta la voce di Angelo Bonelli, coordinatore dei Verdi, che spiega quale potrebbe essere l’impatto ambientale di queste misure:

“La Regione Sardegna a trazione leghista con Solinas autorizza l’ampliamento volumetrico: un manifesto alla d e regulation e all’aggressione di ambienti naturali protetti che in nome della rilancio dell’economia sarda sacrifica irreversibilmente un patrimonio ambientale e quindi culturale, che ha reso famosa la bellezza della Sardegna in tutto il mondo con grandi ritorni economici”. La stima è di un incremento di almeno 10 milioni di metri cubi e Bonelli spiega di aver già pronto un ricorso per impugnare la legge. Altro punto critico su cui ieri in Assemblea regionale l’opposizione si è particolarmente ribellata, è quello che rende abitabili i seminterrati. Anche se il testo prevede che “il recupero a fini abitativi” è vietato nelle aree dichiarate di “pericolosità idraulica elevata o di frana elevata” per l’opposizione “non c’è considerazione per i cambiamenti climatici che stanno interessando anche la Sardegna, con alluvioni e piogge torrenziali sempre più improvvise che potrebbero interessare un domani zone oggi considerate esenti da rischio”. A inizio dicembre, un’alluvione a Bitti, in provincia di Nuoro, ha ucciso tre persone e tolto casa a circa 68 abitanti. Nel novembre del 2013 ad Arzachena, provincia di Olbia, una famiglia di quattro persone morì nel seminterrato allagato a causa di un’alluvione

. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 15: ieri notte e’ stata accolta la richiesta del consigliere dei Progressisti, Diego Loi (sindaco di Santulussurgiu) di non tenere la seduta stamane, quando in contemporanea e’ stata convocata l’assemblea dei sindaci della Sardegna per dire no all’ipotesi di ospitare nell’isola il deposito unico delle scorie nucleari. Si riprendera’ dall’articolo 11, dopo che il 10 e’ stato cancellato da un emendamento soppressivo. Ieri sera sono stati approvati gli articoli 8 e 9, quest’ultimo come modificato da un emendamento della Giunta. E’ passata anche la possibilita’ di ottenere incrementi volumetrici subordinandola al reperimento di spazi per i parcheggi. Inoltre, le unita’ immobiliari ricavate dagli incrementi volumetrici potranno essere frazionate anche se la piu’ piccola delle unita’ derivate ha una superficie lorda superiore ai 40 metri quadri nelle aree A, B e C (prima il limite era di 70 metri quadri) e 70 metri quadrati nelle zone F. In base all’articolo 8, inoltre, per i lavori necessari agli aumenti di cubature previsti dal nuovo piano casa non servira’ piu’ presentare la Scia (Segnalazione certificata di inizio attivita’): bastera’ una “dichiarazione autocertificativa”.

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