I soldi di Luca Parnasi ai partiti

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-06-30

Il verbale dell’interrogatorio dell’imprenditore e le “donazioni” da 4500 euro a consiglieri regionali e fondazioni vicine a Lega e PD

article-post

Soldi alla Lega attraverso la Fondazione Più Voci, soldi al Partito Democratico attraverso la Fondazione EYU e una lista di politici a libro paga. Nel verbale dell’interrogatorio del costruttore Luca Parnasi sono descritti sistemi di pagamento, richieste esaudite e non e irregolarità varie. Davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al pm Barbara Zuin Parnasi ha parlato di pagamenti in nero ma anche di finalità slegate da progetti concreti, cercando così di salvarsi dall’accusa di corruzione.

I soldi di Luca Parnasi ai partiti

Parnasi è entrato nel dettaglio dei versamenti effettuati, raccontando quello che in parte si sapeva già:  la storia dei 123mila euro alla Fondazione EYU (vicina al Partito Democratico e di cui è presidente il tesoriere del PD Bonifazi) per uno studio sul mercato immobiliare e gli italiani del valore di 39mila euro. E i rapporti tra Matteo Salvini e lo stesso Parnasi, e della Onlus Più Voci: 250mila euro nel 2015. «Erano soldi che mi servivano per arrivare ai partiti e in certi ambienti», ha ammesso Parnasi secondo il Corriere della Sera, riconoscendo che i pagamenti sarebbero avvenuti senza una apposita delibera dei cda delle aziende del costruttore e dunque in maniera illecita. La sua segretaria nei giorni scorsi ha raccontato che il capo le sollecitava spesso i bonifici, «come se subisse pressioni dalle persone che dovevano ricevere i soldi».

Era lei stessa ad annotare le cifre dei bonifici e le società del gruppo utilizzate per i versamenti. I quindici bonifici alle regionali 2018 Molti di questi pagamenti sono stati già ricostruiti dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo. Ma su richiesta dei magistrati Parnasi ha fornito le prove documentali dei versamenti effettuati a favore di quindici esponenti politici di tutti gli schieramenti, in gran parte candidati alle regionali del Lazio (marzo 2018), aggiungendo alla lista dei nomi già emersi altri finora inediti.

Tutti pagamenti sotto la soglia di legge che ne impone la dichiarazione. Anche su questo torna utile rileggere il verbale della segretaria. «L’importo era sempre lo stesso, ossia 4.500 euro (…). Alcuni dei nomi, come Ciocchetti e la Polverini, hanno avuto bonifici di 4.500 euro da ciascuna delle società. Non so esattamente per quale motivo l’importo dovesse essere di 4.500 euro, se non ricordo male mi è stato detto che l’elargizione, in tale misura, avrebbe potuto non essere dichiarata». Su altri pagamenti «non confessabili» di importi ben maggiori, (nell’ordine di centinaia di migliaia di euro) le indagini ancora in corso potrebbero avere a breve sviluppi.

 

lanzalone parnasi campidoglio raggi m5s stadio roma - 2

In una conversazione intercettata Parnasi parla della Lega e poi fa riferimento «a 100 più cento» che per l’accusa potrebbero essere ulteriori 100mila euro versati in tempi più recenti.

Leggi sull’argomento: Chi ha pagato Luca Parnasi

Potrebbe interessarti anche