Perché la Sicilia potrebbe rimanere zona bianca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-20

Ieri i dati del bollettino Covid in Sicilia hanno fatto registrare un nuovo picco. Eppure l’isola potrebbe rimanere zona bianca per un’altra settimana. Ecco perché

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Ieri i dati del bollettino Covid in Sicilia hanno fatto registrare un nuovo picco. Eppure l’isola potrebbe rimanere zona bianca per un’altra settimana. Ecco perché

Perché la Sicilia potrebbe rimanere zona bianca

Boom di contagi in Sicilia quindi, che resta prima in Italia. Sono stati complessivamente 1.377 su 16.265 tamponi processati, infatti, i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nell’Isola, dove gli attuali positivi sfondano quota 20mila (20.702). Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, da cui emerge che in un solo giorno i guariti sono stati 376, mentre si riportano 16 decessi, anche se, precisa la Regione siciliana, 7 sono del 18 agosto, altrettanti del 17 agosto e 2 di ‘recupero’ di giorni precedenti. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 641, mentre si trovano in terapia intensiva 83 pazienti. Nonostante questo, anche se la certezza si avrà solo oggi con i dati ufficiali, la Sicilia dovrebbe essere riuscita a evitare la zona gialla. A quanto si apprende da fonti ministeriali infatti, l’isola, anche se per pochi decimali, avrebbe i numeri per restare ‘bianca’. Come è possibile? Il Fatto ricostruisce cosa potrebbe essere successo:

La retrocessione in zona gialla, stando a quanto riporta livesicilia.it, potrebbe essere evitata anche grazie alla delibera “svuotareparti” firmata dal direttore del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’as ses sorato alla Salute Mario La Rocca datata 13 dicembre. Il dirigente autorizza le aziende sanitarie siciliane a dimettere, anche se positivi al Covid, pazienti che non abbiano febbre da 48 ore, che abbiano una saturazione uguale o superiore a 92% o 90% per i cronici da almeno 48 ore, che non siano in ossigenoterapia, che siano emodinamicamente stabili e “autosufficienti nella gestione delle attività quotidiane”. La cura del paziente dimesso, si legge sempre nella circolare, sarà affidata alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziali della Regione

Eppure secondo il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive dell’ospedale di Pisa, neanche la zona gialla sarebbe stata sufficiente per scongiurare anche nell’immediato futuro la risalita dei contagi in Sicilia. Menichetti ad Adnkronos Salute ha infatti spiegato che senza un’inversione di tendenza delle adesioni alla campagna vaccinale, che nell’isola sono tra le più basse d’Italia, il contrasto alla diffusione del virus sarà fallimentare: “Io temo che sia un approccio troppo soft” quello dell’attuale zona gialla che prevede solo l’introduzione di mascherine all’aperto e la riduzione a 4 del numero di commensali nei ristoranti. “Non è quella la strada. La strada – sostiene l’esperto – è quella di incidere sulle vaccinazioni. La Sicilia sta scontando la scarsa adesione alla campagna vaccinale” quindi, per il virologo, è su questo che la stretta dovrebbe intervenire. Insomma l’isola potrà rimanere con probabilità bianca ancora per una settimana ma il problema è tutt’altro che risolto.

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