Il piano per la scuola a settembre a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-19

Il piano per la riapertura della scuola a settembre a Roma prevede classe di 20 alunni al massimo ma gli spazi non ci sono. L’idea di fare la didattica a distanza invece si scontra con la mancanza di tablet e pc

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Il piano per la riapertura della scuola a settembre a Roma prevede classe di 20 alunni al massimo ma gli spazi non ci sono. L’idea di fare la didattica a distanza invece si scontra con la mancanza di tablet e pc. Per questo ci saranno molti problemi nel seguire il piano finora appena accennato della ministra Azzolina per la riapertura delle scuole il primo settembre e per la ripresa della didattica “normale” nella quarta settimana del mese. Spiega oggi Il Messaggero:

Partiamo dalle aule: all’appello mancano migliaia di classi: sarà infatti necessario attivarne 6.800 in più: mille per la scuola materna statale frequentata da circa 95 mila bambini, le elementari con gli oltre 178mila alunni, le medie per 118mila studenti e le superiori con gli oltre 182 mila ragazzi. Ma per tutte queste aule in più, oggi inesistenti, sarà necessario anche assumere docenti. «In questi giorni – denuncia Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma – dagli uffici scolastici regionali stanno arrivando gli organici alle scuole per il prossimo anno e sono previste classi terze delle superiori con 30 alunni. A settembre sarà impossibile garantire la sicurezza: le classi con 25, 27 e addirittura 30 alunni sono inammissibili».

Sono giornate frenetiche quindi, nelle segreterie scolastiche, proprio in vista della ripresa.«Al liceo Mamiani – spiega la preside Tiziana Sallusti – potremmo far lezione alternando i ragazzi in presenza e in collegamento online da casa, a settimane alterne». Al liceo scientifico Primo Levi potrebbe essere data la precedenza ai ragazzi delle classi prime: «Farei frequentare almeno gli studenti del primo anno – spiega il preside Stefano Sancandi – non conoscono la scuola, i docenti e i compagni. Come potrebbero lavorare in gruppo, restando online senza conoscersi?».

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Il piano per la scuola a settembre a Roma (Il Messaggero, 19 aprile 2020)

Cosa manca?

In queste settimane di didattica a distanza non sono mancati i problemi: connessioni lente o sovraccariche e mancanza di dotazioni. Non tutti gli studenti della Capitale hanno pc e tablete ci sono famiglie con più di un figlio e un solo computer in casa che serve anche ai genitori per lo smart-working. Il ministero dell’Istruzione ha annunciato il finanziamento di 80 milioni di euro per le scuole al fine di acquistare i supporti. In vista di settembre, però, la situazione è stata fotografata dall’Associazione nazionale presidi: il 38% degli studenti delle elementari non ha mezzi, ne serviranno 67.640. Per quelli delle medie le dotazioni necessarie ammontano a 28.320, ovvero il 24% del totale dei ragazzi e alle superiori il deficit è di 36.400 tra pc e tablet perché il 20% degli studenti al momento è sfornito di mezzi.

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