Sammy Basso, simbolo della lotta alle malattie rare, è dottore per la seconda volta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-25

25 anni, originario di Tezze sul Brenta (Vicenza), affetto da progeria, meglio nota come sindrome dell’invecchiamento precoce, si è laureato all’Università di Padova in Molecular Biology

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Sammy Basso è di nuovo Dottore: a distanza di tre anni dalla laurea triennale in Scienze Naturali conseguita nel 2018, Basso, 25 anni, originario di Tezze sul Brenta (Vicenza), simbolo della lotta alla progeria, meglio nota come sindrome dell’invecchiamento precoce, si è laureato all’Università di Padova in Molecular Biology con un più che onorevole 107 su 110 come valutazione finale. La notizia è stata data su Facebook dalla pagina ufficiale dell’Associazione Italiana Progeria e ha subito fatto il giro della rete, rilanciata da siti, influencer e anche qualche politico, come nel caso di Matteo Salvini. Immancabile la foto di rito con Sammy Basso coronato d’alloro e sorridente dopo la discussione della tesi, che per ragioni di sicurezza si è svolta in remoto.

Ma è solo l’ultimo traguardo di una vita costellata da grandi sfide e altrettanti successi, attraverso cui Sammy Basso ha raccontato la difficile lotta contro una malattia rarissima e, soprattutto, la forza con cui è riuscito a trasformarla in opportunità.

“Sono grato alla progeria” disse nel 2018, poco dopo la sua prima laurea. “Non la vivo come una condanna, né tantomeno come una punizione divina, non cambierei una virgola della mia vita e so anche perché: perché ho avuto la forza di prenderla per quella che è e renderla unica”.

La tesi scelta da Basso in quest’occasione è “Crosstalk between Lamin A and Interleukin 6 under stress conditions and in premature ageing”, a completamento di un percorso di studi che lo ha visto svolgere nei mesi scorsi un tirocinio presso l’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr. Un ringraziamento speciale, non a caso, è andato alle due dottoresse che hanno seguito questo percorso, Giovanna Lattanzi e Cristina Capanni. “La loro presenza costante, la loro simpatia e la loro piccola dose di follia  non sono solo importanti per i tanti progetti che portiamo avanti insieme, ma anche essenziali per la nostra bella amicizia” si legge nei ringraziamenti.

 

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