“Se poi non lo faccio torno in tv e chiedo scusa”: l’ultima promessa di Salvini a Zonabianca (vi ricordate le accise?) | VIDEO

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-05

Ieri il leader del Carroccio è tornato a ribadire la centralità della proposta ospite a Zona Bianca su Rete 4

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Tra le roboanti proposte del centrodestra per la campagna elettorale in corso spicca, come al solito, quella della costruzione del Ponte sullo Stretto, promesso da Berlusconi, voluto da Giorgia Meloni (che lo ha definito “una delle cose che in Italia si pensano e non si sanno fare”) e invocato a gran voce da Matteo Salvini.

Ieri il leader del Carroccio è tornato a ribadire la centralità della proposta ospite a Zona Bianca su Rete 4. Il segretario leghista ha detto: “Il Ponte sullo Stretto di cui si parla da 50 anni sarebbe finanziato interamente dai privati, sarebbe un’immagine dell’Italia nel mondo pazzesca, dell’ingegneria italiana, degli operai italiani, della bravura italiana. Quindi io mi posso impegnare al fatto che dopo anni di chiacchiere chi ci sceglie, e poi se non sarà così torno su Rete 4 e se avrò sbagliato la previsione chiederò scusa agli italiani, il Ponte che unisce la Calabria alla Sicilia, l’Italia all’Europa, dopo anni di chiacchiere potrà essere realtà”.

Il Ponte sullo Stretto rischia di essere una “favola” come il taglio delle accise

Sembra un film già visto quello delle grandi promesse da televendita di Salvini. Come quando, durante la campagna elettorale del 2018, sventolò come punto principale del suo programma il taglio delle accise sulla benzina. Assicurò che lo avrebbe fatto nel primo Consiglio dei ministri, come suo primo provvedimento da vicepresidente del Consiglio. Ma, una volta al Governo, un nulla di fatto: nessuna riduzione, poi il naufragio del Governo giallo-verde.

All’epoca, il leader leghista tentò di giustificarsi in ogni modo, sostenendo che la responsabilità non fosse la sua, che non ci fossero le risorse necessarie e che non era possibile mantenere quanto promesso subito. Ma già da lì la credibilità di Salvini ha cominciato inesorabilmente a sgretolarsi. Anche per questo, oggi, credere alle promesse di un Ponte sullo Stretto è davvero difficile.

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