Saluto fascista a Cogoleto: la Digos denuncia i consiglieri (e la Lega sospende Biamonti)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-29

I tre consiglieri protagonisti del presunto saluto fascista durante il consiglio comunale a Cogoleto sono stati denunciati dalla Digos di Genova per violazione della legge Mancino. Biamonte è stato sospeso e la Lega valuta anche l’espulsione se le accuse fossero confermate

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I tre consiglieri protagonisti del presunto saluto fascista durante il consiglio comunale a Cogoleto sono stati denunciati dalla Digos di Genova per violazione della legge Mancino. L’episodio è avvenuto il 27 gennaio, Giorno della Memoria. Il capogruppo della Lega Biamonti, uno dei tre consiglieri coinvolti, aveva spiegato che avrebbe querelato chi lo accusava di aver fatto il saluto fascista. Intanto però la Lega lo ha sospeso. Anzi, Edoardo Rixi, spiega Liguriaoggi, ha annunciato che se le accuse fossero confermate Biamonti sarà espulso.

Saluto fascista a Cogoleto: la Digos indaga i consiglieri (e la Lega sospende Biamonti)

Una cambio di rotta radicale rispetto alle prime reazioni leghiste che stamattina venivano raccontate da La Stampa: “il commissario regionale Edoardo Rixi non parlava, mentre quello genovese addirittura lo difendeva. Il deputato Lorenzo Viviano crede invece nella buona fede di Biamonti, che è militante storico del partito di Salvini: “Il consigliere ha deciso di querelare chi parla di gesto fascista. L’accusa è infamante e vomitevole, è evidente che se si fosse trattato di quello sarebbe stato un gesto da condannare e lui da cacciare, ma temo che ci sia stata soprattutto strumentalizzazione da parte del sindaco”.  L’episodio del saluto fascista era stato denunciato dal sindao di Cogoleto Paolo Bruzzone su Facebook:

La giornata di ieri è stata segnata da un grave episodio avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale: alcuni consiglieri della minoranza si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano. Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi. Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell’ideologia a cui rimandano quelle braccia tese – e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico – hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità. Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l’Amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese. Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini.

Biamonte e gli altri due consiglieri di opposizione, sempre di centrodestra, si erano difesi spiegando che stavano solo votando. Per la Digos e per la Lega la vicenda invece è evidentemente da chiarire.

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