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La telefonata tra Draghi e Putin: di cosa discuteranno i due leader?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-03-30
La telefonata, attesa nel pomeriggio, è stata conferma Palazzo Chigi dopo che la notizia era stata anticipata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio. L’Italia è pronta a giocare un ruolo fondamentale nei negoziati di pace.
Il tentativo di proporre l’Italia come Paese in grado di lavorare a una mediazione per favorire la deescalation del conflitto tra Russia e Ucraina. Questo, molto probabilmente, il significato del colloquio telefonico che avranno a breve il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il capo del Cremlino, Vladimir Putin.
Le trattative che stanno avendo luogo in Turchia, infatti, non sembrano poter portare al risultato della tregua auspicata. Il governo italiano, pur avendo agito in pieno accordo con gli alleati europei e della Nato allineandosi alle sanzioni contro la Russia e all’invio di armi a Kiev, potrebbe giocare un ruolo nella costruzione della pace, potendo contare su una solida tradizione di rapporti bilaterali all’insegna della concordia intrattenuti nel corso del tempo con Mosca.
La telefonata tra Draghi e Putin: di cosa discuteranno i due leader?
“La pace la stiamo cercando, io la sto cercando veramente. Gli altri leader europei, come francesi e tedeschi, hanno avuto colloqui con Putin e li avrò anch’io”, aveva dichiarato proprio Draghi al termine della due ‘giorni giorni’ di incontri al vertice di Bruxelles. Sottolineare quel ‘veramente’ potrebbe anche sottintendere che c’è qualcuno che che non sta esattamente lavorando per la pace in tempi brevi. Sicuramente non Putin, che sta cercando di guadagnare più terreno possibile prima di sedersi seriamente al tavolo, ma probabilmente anche il governo inglese e americano.
L’asse anglo-statunitense, sta dando infatti l’impressione di voler gettare ulteriormente benzina sul fuoco. Le dichiarazioni sempre più agguerrite e condite da attacchi personali nei confronti del leader del Cremlino, pronunciate da Joe Biden e Boris Johnson, non aiutano certamente a stemperare gli animi. L’Europa, pur ferma nella sua condanna all’aggressione dell’Ucraina da parte russa, ha invece a cuore che le ostilità cessino il prima possibile. E nel contesto dell’Unione, l’Italia può svolgere un ruolo chiave.
Un altro tema che il presidente del Consiglio tratterà sicuramente nella sua conversazione con Putin sarà quello dell’energia. Dal Cremlino hanno fatto sapere che dal primo aprile non accetteranno più euro e dollari per il pagamento di gas e petrolio. Draghi, come tutti gli altri leader europei, ha prontamente risposto che questa pretesa è una violazione palese dei contratti stipulati. Una trattativa di pace che sia davvero costruttiva, passa anche dal chiarimento di questi passaggi che sono cruciali per il futuro a brevissimo termine dell’economia dei paesi maggiormente coinvolti nelle importazioni di materie prime dalla Russia.