Sono riusciti a rubare anche la sedia a rotelle di Rodolfo Laganà

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-12

L’attore romano convive con la sclerosi multipla da oltre dieci anni e per muoversi ha bisogno di quel mezzo che gli è stato rubato nell’androne del suo palazzo

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Vive e convive con la sclerosi multipla da oltre dieci anni. Una malattia che, nel suo percorso degenerativo, lo sta costringendo all’utilizzo di una sedia a rotelle per i suoi spostamenti. E proprio quel mezzo, indispensabile per lui, è stato rubato nell’androne del palazzo in cui vive nel centralissimo quartiere capitolino di Trastevere. Rodolfo Laganà, storico attore romano che ha affiancato il suo volto a quello di geni della comicità come Gigi Proietti (tra i tanti), ha sporto denuncia ai Carabinieri e spera che il ladro si metta una mano sulla coscienza e gliela restituisca.

Rodolfo Laganà, rubata sotto il suo palazzo la sua sedia a rotelle

A raccontare questa assurda vicenda è stato il quotidiano Il Messaggero. Il furto della sedia a rotelle elettrica di Rodolfo Laganà è avvenuto, presumibilmente, domenica notte. Il giorno dopo, infatti, l’attore non ha più trovato il suo mezzo nell’androne del palazzo in cui vive, rubato, probabilmente, per essere rivenduto (o per rivendere i pezzi). E veniva lasciata lì, a pochi passi dal portone d’uscita dello stabile, proprio per evitare di trasportarla al piano ogni volta e rendere meno complicato il suo utilizzo. Adesso il furto è stato denunciato alle forze dell’ordine, ma la notizia è stata resa pubblica nella speranza che chi l’ha rubata la restituisca. Anche rimanendo nell’anonimato.

Perché Rodolfo Laganà, come molte altre persone affette da quella stessa malattia degenerativa, ha bisogno di un supporto per muoversi muovere. Quello stesso supporto che gli permise, nel novembre del 2020, di partecipare ai funerali dell’amico e collega Gigi Proietti. Perché dieci anni fa i medici gli diagnosticarono la sclerosi multipla e negli ultimi tempi gli effetti della patologia sono diventati sempre più consistenti. Nel 2015 parlò per la prima volta delle sue condizioni di salute e di quella diagnosi arrivata improvvisamente 4 anni prima. E, nonostante tutto, lui ha continuato a lavorare. Ma ora, senza quella sedia a rotelle, per lui è difficile muoversi e uscire di casa.

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