Le Iene, Roberto Formigoni smentisce la sua omosessualità

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-02-01

C’è chi come la Meloni annuncia di essere incinta e chi invece dichiara la propria castità. Ieri sera alle Iene Roberto Formigoni ha finalmente smentito le voci secondo le quali sarebbe gay, clamoroso! Rivediamo com’è nata la storia rettificata ieri

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Ieri alle Iene hanno mandato in onda un’intervista doppia con il senatore Roberto Formigoni di NCD da una parte e la deputata Micaela Campana del Partito Democratico dall’altra. Il tema era, ovviamente, il dibattito sulla legge per le Unioni Civili per le persone dello stesso sesso, ovvero il cosiddetto DDL Cirinnà. Il Celeste Formigoni ha ribadito la sua contrarietà su tutta la linea, spiegando come al solito che la Stepchild Adoption è l’anticamera dell’utero in affitto e che i gay non dovrebbero sposarsi perché il matrimonio è destinato solo alle coppie eterosessuali ed essendo “a fini procreativi” specificatamente a quelle che fanno figli (e le altre?).

Formigoni smentisce di essere gay a Le Iene? di next-quotidiano

Roberto Formigoni, i Memores Domini e le vacanze con il “coinquilino”

Ma delle opinioni di Formigoni su come dovrebbe essere la famiglia ovviamente non interessa nulla a nessuno, l’unica cosa davvero interessante dell’intervista è stata la domanda sull’omosessualità dell’ex-Presidente della Regione Lombardia. Da sempre infatti si vocifera che l’ex-inquilino del Pirellone nasconda qualcosa sul suo orientamento sessuale. In passato Formigoni ha dichiarato di essere vergine e di praticare la castità. Inoltre è cosa nota che Formigoni viva da vent’anni in compagnia di Alberto Perego, un uomo che viene di volta in volta definito “un caro amico” o “il coinquilino” o addirittura “il prestanome” di Formigoni. I due, oltre a vacanze in barca, capodanni ed affari in comune condividono lo stesso alloggio in un’abitazione dei Memores Domini di Comunione e Liberazione. Per chi non lo sapesse Memores Domini è un associazione di laici di CL liberamente vivono «una esistenza totalmente immersa nel mondo con una totale responsabilità personale e che si impegna alla missione vivendo il proprio lavoro professionale come il luogo della memoria di Cristo. Gli associati intendono seguire una vita di perfezione cristiana praticando i consigli evangelici – obbedienza, povertà, verginità – come, in continuità con la tradizione della Chiesa, li ha intesi e insegnati don Luigi Giussani». E dal momento che Formigoni non ha problemi a praticare la povertà (vacanze in yacht e villa in Sardegna a parte), perché allora dovrebbe avere difficoltà a mantenersi casto e puro? Non stupisce quindi che, seguendo l’insegnamento di don Luigi Giussani ieri Formigoni abbia dato queste risposte all’intervistatore delle Iene che gli chiedeva se fosse vergine e se fosse gay.

Tu hai mai avuto pulsioni omosessuali?
No.
Il tuo primo rapporto a che età?
Sono fatti miei.
Formigoni, ma è vera questa storia che sei vergine?
Sono fatti miei.
Con quante donne sei stato?
Sono fatti miei.
Con quanti uomini sei stato?
Con nessuno.
Ah quindi con le donne ci sei stato..

Ed in fondo non è che uno che vive per vent’anni con un uomo, può essere definito omosessuale. Nei conventi – ma non solo – ci sono esempi di comunità di uomini che vivono assieme senza aver alcun rapporto sessuale. Certo, difficile immaginarsi due confratelli che fanno affari assieme, vanno in vacanza in barca assieme per quattro mesi su un mega yacht, comprano casa assieme (pagandola 3 milioni di euro) e festeggiano il capodanno assieme su un volo privato da 100.000 euro per raggiungere St Martin. Tutto questo è senza dubbio conciliabile con il fatto che Formigoni abbia fatto “voto” di povertà. Perché non dovrebbe valere lo stesso ragionamento anche per quello di castità? Del resto se Formigoni sia gay o meno dovrebbe essere poco più che una notizia di gossip, perché al contrario di quello che vorrebbero quelli del Family Day, la sessualità è una cosa privata. Certo è che – come faceva notare Luca Sappino sull’Espresso quattro anni fa – se Formigoni avesse fatto queste cose con una donna e non con il suo “commercialista” nessuno avrebbe avuto problemi a parlare dell’amante del Celeste Presidente, ma in questo caso tutto si tace.

Perché illazioni del genere ci sentiamo legittimati a farle («Formigoni fa un po’ il Papi» titolò Novella) solo quando la nostra attenzione di guardoni non si scontra con l’enorme pregiudizio omofobo della nostra cultura. I gay non esistono e se pure dovessero esistere parlarne non sta bene. Perché se insinui che uno c’ha l’amante, che quella che vorrebbe spacciarci come sua amica è chiaramente la morosa, pure se non è vero, l’interessato non se la prende troppo, anzi forse rimane compiaciuto. Ma se invece insinui l’omosessualità, apriti cielo, querela sicura.

Qualche tempo fa, commentando il clamoroso coming out di Monsignor Charamsa Formigoni aveva spiegato in un’intervista a La Stampa che

La castità è l’imitazione della vita di Cristo. Ci sono stati milioni di uomini e donne che si sono arricchiti di questa esperienza.

E guardando il tenore di vita di Formigoni e del suo “coinquilino” non c’è dubbio che la castità li abbia arricchiti. Quindi, perché mai dovrebbe rinunciarvi? Legittimo però interrogarsi su cosa nasconda – oltre a quelle favolose camicie l’armadio di Roberto Formigoni.

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