Riforma PA, cosa cambia per gli impiegati statali

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-04-02

Le proposte del ministro Madia in un’infografica del Messaggero

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I dirigenti pubblici perdono l’inamovibilità e potranno essere licenziati dallo Stato. Questa la novità più importante connessa al via libera della commissione Affari costituzionali del Senatoche ieri ha concluso l’esame e approvato il testo, in gran parte rivisto, dopo sette mesi dall’avvio. Il Messaggero pubblica oggi questa infografica che riepiloga i punti principali della riforma della pubblica amministrazione targata Madia. Spiega il quotidiano che i dirigenti privi di incarico verranno collocati in disponibilità e passato un certo periodo, che dovrà essere stabilito,decadranno dal ruolo unico. Racconta Michele Di Branco:

Il ministro Madia (che ha parlato di “riforma che semplifica la vita di 60 milioni di cittadini”) ha difeso il previsto assorbimento della Forestale negli altri Corpi, con le funzioni di tutela ambientale e alimentare che resterebbero intatte. «Assorbire la Forestale rafforza la difesa di natura e animali: semplifica le catene di comando, snellisce la burocrazia e valorizza le professionalità» ha spiegato la titolare di Palazzo Vidoni. La riforma prevede che da cinque corpi nazionali si passi a quattro (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Penitenziaria). Resta invece da decidere il destino della polizia provinciale. Conferme sul fronte del rafforzamento dei poteri di Palazzo Chigi su vigilanza e nomine pubbliche. Le scelte dovranno transitare sul tavolo del governo anche quando l’atto formale spetta al singolo dicastero.
Sul punto la delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie governative nazionali, tra cui ci sarebbero quelle fiscali. Quanto ai licenziamenti nel pubblico impiego, quando scatta un’azione disciplinare contro un dipendente non potranno più passare 100 giorni, e soprattutto l’istruttoria non si potrà più concludere con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile. Il procedimento dovrà essere condotto fino in fondo senza escludere il licenziamento.

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L’infografica del Messaggero che riepiloga la riforma degli statali (Il Messaggero, 2 aprile 2015)

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