Le reazioni delle bimbe afroamericane alla Sirenetta nera svelano tutto il potere della rappresentanza | VIDEO

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-15

Molte bambine nere non sono riuscite a trattenere l’emozione per aver visto, forse per la prima volta, qualcuno di simile a loro nel ruolo di una principessa

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Ha fatto molto discutere il fatto che, nel prossimo live action Disney, comparirà la prima sirenetta nera, interpretata dall’attrice e cantante 22enne Halle Bailey. Il film non è neanche uscito (sarà al cinema il 24 maggio 2023), ma c’è chi ha subito parlato di “forzatura”, come se dare (giusta) rappresentanza anche a chi non è “bianco” possa essere considerata una scelta non naturale. Altri hanno preso di mira la decisione perché non rispetterebbe la storia e il personaggio, altri ancora si sono limitati ad insultare Disney malcelando il loro profondo fastidio razzista.

Ma l’importanza di tale svolta nel mondo Disney l’ha spiegata Bailey stessa: “Voglio che la bambina che c’è in me e le bambine come me, che stanno guardando questo film, sappiano che sono speciali e che dovrebbero essere principesse in tutto e per tutto”. E le reazioni delle bimbe nere di fronte alle immagini della nuova sirenetta non fanno altro che confermare la portata rivoluzionaria (e la necessità) della prossima versione della notissima fiaba di Hans Christian Andersen.


La reazione delle bimbe afroamericane di fronte alla nuova Sirenetta nera: tutta l’emozione del “ritrovarsi”

Il teaser trailer di due minuti del nuovo live action della Sirenetta è stato presentato in anteprima la scorsa settimana alla fiera annuale D23 Expo e mostra Bailey che nuota nelle profondità del mare cantando la famosa canzone “Part of your World”. Di fronte a tali immagini, molte bambine nere non sono riuscite a trattenere l’emozione per aver visto, forse per la prima volta, qualcuno di simile a loro nel ruolo di una principessa. E lo testimoniano alcuni video condivisi su Twitter: in uno si vedono una bimba nera e una mulatta esultare per la somiglianza con la principessa. “Lei è mulatta come me” dice una, mentre un’altra incredula le fa eco “Lei è una ragazza nera, hanno reso Ariel una ragazza nera!”, o ancora “Lei ha i dread come me, mi somiglia”. Insomma, si è trattato di pura gioia per le più piccole.

Così, di fronte alle futili polemiche sollevatesi per la scelta di Disney, molte famiglie afroamericane hanno cominciato a condividere le reazioni di gioia delle bambine di fronte alle immagini di Ariel: si è trattato di un momento fatto di sorrisi, di emozione, di sorpresa. In una parola? Di felicità. Il che dimostra ancora una volta quanto la rappresentanza sia essenziale e quanto possa aiutare chi, per troppo tempo, ha vissuto solo discriminazione.

 

 

 

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