M5S, cosa non torna nella storia di Roberto Fico e Rosa Capuozzo a Quarto

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-01-19

Ieri a Porta a Porta l’ennesimo scontro tra Valeria Ciarambino e Andrea Romano sul caso del consigliere De Robbio. Ma i verbali della sindaca raccontano una storia molto diversa dalle “sintesi” televisive…

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Perché il MoVimento 5 Stelle ha espulso il consigliere di Quarto Giovanni De Robbio? Valeria Ciarambino ieri da Bruno Vespa è tornata a ribadire che l’espulsione del consigliere che ricattava Rosa Capuozzo è avvenuta per la questione dello stadio di Quarto, fornendo una ricostruzione parziale sul come, in che modo e con quali modalità sia avvenuta. Proprio oggi però la pubblicazione dei verbali di Rosa Capuozzo permettono di ricostruire con sicurezza i contorni della vicenda.

Valeria Ciarambino a Porta a Porta sul caso Quarto di next-quotidiano

Roberto Fico, Rosa Capuozzo e i verbali di Quarto

La Ciarambino, consigliera regionale campana, ha partecipato ieri a Porta a Porta insieme all’onorevole Andrea Romano del Partito Democratico e ha detto che De Robbio è stato espulso “per pressioni politiche. E’ chiaro che era già attenzionato, voleva far gestire lo stadio ai privati, voleva intervenire sugli assessori…”. C’è da ricordare che anche Roberto Fico ha fornito una parte interessante della verità pubblicando gli screenshoot della sua discussione su Whatsapp con Alessandro Nicolais in occasione del famoso video con Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. Come si vede dalle fotografie, il M5S ha ufficialmente espulso De Robbio per lo Stadio Giarrusso, “che il M5S vuole pubblico come ha dichiarato prima delle elezioni”. Come si vede, nella mail Nicolais fa notare che De Robbio non ha mai però votato contro la pubblicizzazione in un atto ufficiale: “Mancano atti ufficiali che vadano a suffragare le accuse indicate [es: votazioni contrarie in Consiglio rispetto alle decisioni della maggioranza]”


Ma allora com’è andata la storia? Rosa Capuozzo nell’interrogatorio del 14 gennaio scorso fornisce una versione molto più cogente dell’accaduto:

«Ho messo al corrente il Direttorio del M5S per il tramite di Roberto Fico, anzi ricordo che egli partecipò a una riunione verso la metà del mese di luglio nel corso della quale si discusse anche della questione dello stadio e del presidente del consiglio comunale. Nella circostanza dissi a Fico, in separato colloquio, che il De Robbio aveva preso una posizione sicuramente contraria a quelle che erano le linee del movimento. Egli condivise la mia decisione ma non iniziò azioni disciplinari nei confronti del consigliere comunale in quanto non ne ritenne sussistere gli estremi».

Quindi nel luglio la questione dello stadio e la posizione di De Robbio, mai riscontrata in un atto ufficiale, era già conosciuta dal MoVimento 5 Stelle e dall’onorevole Roberto Fico. Che però, a detta della sindaca, non ritenne che sussistessero gli estremi per un intervento. Poi nasce la questione delle famose fotografie dell’abuso edilizio di cui è accusato il marito della Capuozzo, pubblicate dal Mattino di Napoli. Anche qui, cosa succede?

«Ricordo che, trovatami in difficoltà, ne informai Roberto Fico», riferisce Capuozzo. E aggiunge di aver parlato con lui dopo la pubblicazione sul giornale delle foto (sono le immagini dell’abuso pubblicate il 4 novembre 2015 sul quotidiano Il Mattino, ndr). In quella occasione gli raccontai di come dette foto mi fossero state mostrate, prima della loro pubblicazione, dal consigliere De Robbio. Fico mi rassicurò, anche perché dell’argomento si discusse nel corso di una riunione al comune durante la quale io dissi che non avevo nulla da temere. Anche dopo questi colloqui non venne iniziato nei confronti di De Robbio alcun procedimento di espulsione, benché io lo sollecitassi espressamente, sia pure solo verbalmente. Ritornai a fare tale richiesta, che avevo già avanzato in occasione della vicenda dello stadio, quando ci incontrammo in Comune dopo la pubblicazione delle foto per stabilire una linea mediatica di condotta per contrastare la diffamazione di cui ero oggetto»

Ma allora perché è stato espulso De Robbio?

Quando si decise di espellere De Robbio? La sindaca Capuozzo dice: «La procedura, tuttavia, iniziò solo in epoca successiva, quando io feci una richiesta scritta tramite email allo staff. L’incontro con Fico avvenne il 30 novembre e l’espulsione fu decretata il 14 o il 15 dicembre». C’è da ricordare però che quello di De Robbio sulla questione dello stadio, oltre a essere stato segnalato dalla Capuozzo a Fico ed essere contrario ai principi del M5S, è anche uno dei comportamenti indicati nell’inchiesta di Henry John Woodcock per formulare nei suoi confronti l’accusa di tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

In una di queste occasioni, il consigliere si sarebbe presentato con il geometra Intemerato, indicato come persona che custodiva quella foto nella sua cassaforte, e proponendolo come consulente esterno dell’amministrazione comunale nella gestione dei condoni edilizi. In consiglio, poi, De Robbio avrebbe di nuovo preso da parte la Capuozzo per dirle “a quattr’occhi” che sarebbe stato in grado di intervenire su un altro geometra per indurlo a dichiarare il falso riguardo un vecchio sopralluogo nell’abitazione del sindaco. L’obiettivo dell’esponente grillino sarebbe stato quello di condizionare e tenere sotto scacco la Capuozzo per indurla ad affidare la gestione del campo sportivo di Quarto a Cesarano, e provare a intervenire nelle nomine degli assessori e dei capi settore del municipio.

È poi indiscutibilmente vero che questo dialogo ha avuto luogo dopo il 25 novembre, data in cui la Capuozzo è stata ascoltata in procura in riferimento alla faccenda del consigliere De Robbio. In più, Nicolais, che nel messaggio su Whatsapp sembra prendere le difese di De Robbio, dice che «mancano atti ufficiali che vadano a suffragare le accuse indicate [es. votazioni contrarie in consiglio rispetto alle decisioni di maggioranza, e quindi] il provvedimento di sospensione è assolutamente abbisognevole di chiarimenti più dettagliati». La frase è indicativa del fatto che probabilmente De Robbio aveva sollevato questi argomenti (e quindi Nicolais non lo sta difendendo, come poteva sembrare), con ragione visto che Nicolais non indica voti in dissenso di De Robbio a Quarto. Quando le questioni erano “politiche”, come ha detto ieri sera la Ciarambino, nessuno è intervenuto. Quando la Capuozzo è stata convocata dal PM il M5S si è messo in moto.  E questo ci fornisce la certezza che De Robbio è stato espulso non soltanto temporalmente dopo il discorso tra Woodcock e la Capuozzo, ma in conseguenza di questo.

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