Quanto vive il Coronavirus sulle superfici, sui vestiti, sui giacconi, sulle scarpe?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-16

Fra le superfici incriminate ci sono anche le buste della spesa, i cibi confezionati e non, che in questi giorni di isolamento forzato per gli italiani sono fra i pochi pericoli provenienti dall’esterno

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Quanto vive il Coronavirus sulle superfici, sui vestiti, sui giacconi, sulle scarpe? Dopo la diatriba sull’asfalto scatenata da un audio su Whatsapp oggi il Corriere della Sera in un articolo a firma di Rinaldo Frignani riepiloga quello che sappiamo sul tema:

Domande che hanno innescato ieri un dibattito ampio, sui social e non solo. Anche perché fra le superfici incriminate ci sono anche le buste della spesa, i cibi confezionati e non, che in questi giorni di isolamento forzato per gli italiani sono fra i pochi pericoli provenienti dall’esterno. Sull’argomento è intervenuto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro per il quale non solo una costante pulizia con disinfettanti, ma anche gli agenti atmosferici — sole e pioggia — possono abbattere la presenza del coronavirus sugli oggetti. Una malattia che tuttavia «è altamente improbabile», secondo Brusaferro, possa essere trasmessa «con i cibi confezionati, anche se non si può escludere».

Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, l’audio è una fake news, «perché la carica virale in quel caso è irrisoria». Ma i dubbi restano. Anche perché finora nessuno ha smentito in maniera definitiva due studi, uno tedesco e l’altro cinese, sulla persistenza del virus fino a 9 giorni su acciaio, plastica e vetro, e sulla distanza di sicurezza fra persone a quattro metri e mezzo,con carica virale attiva per mezz’ora.

Casi forse rari, comunque contestati dagli studiosi italiani, a cominciare dal responsabile delle Malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza, secondo il quale la via del contagio rimane quella respiratoria e non da superfici contaminate. È comunque fondamentale, riprende Brusaferro, «garantire un’igiene adeguata delle mani e di quello che viene toccato».

coronavirus numeri 16 marzo
Coronavirus: i numeri del 16 marzo (Corriere della Sera)

Indumenti e scarpe compresi. Sempre dal direttore dell’Iss arrivano poi chiarimenti sull’uso di mascherine e guanti alla guida di un veicolo: «Se si è da soli non ha senso indossarli, come per chi fa sport all’aperto — avverte —. In compagnia, con persone con sintomi, invece proteggono».

Leggi anche: La storia del Coronavirus che si ferma sull’asfalto e le scarpe da lasciare fuori casa

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