Quanti casi di Coronavirus a Roma?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-02

In totale sono dodici. Dagli ultimi dati dello Spallanzani si contano sette ricoverati: la coppia di cinesi ormai negativizzata e guarita, un poliziotto ricoverato ieri, la famiglia di Fiumicino (madre, padre e una figlia) e un ultimo caso con un link epidemiologico veneto. Ma secondo la Regione non c’è un focolaio nel Lazio

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Sono 12 al momento i casi positivi di Coronavirus accertati tra Roma e Provincia. Dagli ultimi dati dello Spallanzani si contano sette ricoverati: la coppia di cinesi ormai negativizzata e guarita, un poliziotto ricoverato ieri, la famiglia di Fiumicino (madre, padre e una figlia) e un ultimo caso con un link epidemiologico veneto. A questo vanno aggiunti il nucleo familiare del poliziotto ricoverato (moglie, due figli e cognata), tutti positivi e in sorveglianza sanitaria a casa, e un vigile del fuoco positivo al test e in sorveglianza nella caserma di Capannelle.

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Il percorso dei contagiati di Taiwan (Corriere della Sera, 10 febbraio 2020)

“Non abbiamo focolai autoctoni a livello regionale perché i casi hanno dei link riconducibili o a zone della Lombardia o del Veneto e da oggi anche a zone dell’Emilia Romagna, esattamente di Piacenza, il giovane vigile del fuoco in sorveglianza presso la caserma di Capannelle”, ha detto l’assessore sanitario alla Sanità, Alessio D’Amato, a margine del bollettino dello Spallanzani di oggi. La dichiarazione è importante perché presuppone, per ora, l’assenza di un vero e proprio focolaio anche se le storie del poliziotto e della donna di Fiumicino fanno supporre il contrario. “Inoltre abbiamo in sorvegliata sanitaria 51 cittadini di Fiumicino nel nucleo ricoverato – ha aggiunto – E abbiamo anche in sorveglianza il nucleo dell’agente di polizia”.

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La mappa dei contagi da coronavirus nelle regioni italiane (La Repubblica, 23 febbraio 2020)

C’è intanto un test positivo effettuato su di un giovane allievo Vigile del Fuoco dell’87esimo Corso, proveniente da Piacenza ed attualmente in sorveglianza sanitaria presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Capannelle, secondo quanto emerge dal bollettino di oggi dello Spallanzani: “Sono state attivate, insieme al Comando dei Vigili del Fuoco tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza previste dalle attuali procedure”. Il poliziotto risultato positivo al test del Coronavirus e attualmente ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma è originario di Pomezia, dove risiede la sua famiglia, e lavora in un commissariato di Spinaceto, nella zona sud della Capitale. Era assente dal lavoro dal 25 febbraio scorso per sintomi influenzali e avrebbe contratto il virus a seguito di una visita ricevuta da un amico proveniente da una delle zone della Lombardia da cui si è diffuso il Coronavirus. Attualmente sono in corso accertamenti sui familiari. Intanto questa mattina, in via precauzionale, è stato chiuso il liceo Pascal di Pomezia: il poliziotto positivo al test del Coronavirus è infatti il papà di uno studente dell’istituto. Intanto il primo caso di SARS-COV-2 in Russia è stato importato dall’Italia.

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Coronavirus: contagiati e guariti (Il Messaggero, 2 marzo 2020)

I modelli matematici elaborati dal gruppo del fisico teorico Paolo Castorina, della sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università di Catania, online sul sito ArXiv in attesa di essere pubblicati su una rivista scientifica internazionale, dicono che quella appena iniziata è una settimana decisiva per capire se l’epidemia di coronavirus in Italia andrà verso una curva di tipo esponenziale, ossia verso una crescita incontrollata, oppure se comincerà a mostrare segni di rallentamento. In questa fase è comunque cruciale spingere al massimo sulle misure di contenimento. Basandosi sui dati epidemiologici oggi disponibili, il gruppo di ricerca ha elaborato i modelli che descrivono l’andamento dell’epidemia in Cina, a Singapore, nella Corea del Sud e in Italia. “Ad oggi – ha proseguito Castorina – i dati relativi all’Italia non indicano una curva che corrisponda a un andamento esponenziale”. In quest’ultimo caso, infatti, sarebbe impossibile controllare l’andamento dell’epidemia. A questa fase ne segue generalmente un’altra nella quale questi processi si stabilizzano e quindi raggiungono la saturazione. La tendenza alla saturazione, ha rilevato il fisico, è quella che i modelli stanno registrando in Cina e a Singapore, mentre Corea del Sud e Italia ci si trova di fronte a una situazione molto diversa e “i casi osservati nella prima settimana di marzo saranno cruciali” per comprendere che tipo di evoluzione seguirà l’epidemia.

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