I guariti dal Coronavirus all’ospedale Spallanzani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-26

Tutti i pazienti ricoverati dal 29 gennaio all’Inmi Spallanzani di Roma sono guariti dal coronavirus. La coppia cinese, il ricercatore italiano (già dimesso) e il 17enne di Grado mai risultato positivo

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Tutti i pazienti ricoverati dal 29 gennaio all’Inmi Spallanzani di Roma sono guariti dal coronavirus. La coppia cinese, il ricercatore italiano (già dimesso) e il 17enne di Grado mai risultato positivo. Ieri, per la prima volta, sono risultati negativi i test effettuati sulla coppia cinese per la ricerca del coronavirus. Sabato è stato dimesso, perché negativo e in ottima salute, il ricercatore italiano (il primo connazionale contagiato) che era in isolamento alla Città militare della Cecchignola prima di essere trasferito allo Spallanzani. Nel weekend dovrebbe uscire dalla quarantena Niccolò, il ragazzo di 17 anni rimasto bloccato per due volte a Wuhan, che da giorni sta bene ma deve terminare il periodo di isolamento allo Spallanzani. Finisce così, dopo un mese, l’incubo per la coppia cinese, i primi casi positivi sul territorio italiano. Un video che mostrava i due cittadini cinesi portati dall’Hotel Palatino allo Spallanzani era stato pubblicato da alcuni media come “esclusivo”; in realtà era stato girato e hostato su Twitter da un NCC di Roma, come si sente dall’accento quando dice “Eccallà… lo sapevo… semo fatti“.

Oggi il bollettino dello Spallanzani ha sciolto la prognosi della coppia cinese “attualmente ricoverata in degenza ordinaria. La donna – evidenziano i medici nel bollettino – è stata trasferita dalla rianimazione in reparto in condizione cliniche in chiaro miglioramento, vigile e orientata. Ieri, per la prima volta, sono risultati negativi i test per la ricerca del nuovo Coronavirus. Il marito, tuttora ricoverato in regime ordinario, prosegue con successo la riabilitazione”. Lo Spallanzani, superata questa prima prova, continua ad essere punto di riferimento nazionale per i test di verifica sui tamponi e sui casi sospetti. Ad oggi, sono stati valutati all’accettazione 140 pazienti (alla prima settimana di febbraio erano meno di 50), di cui 101 risultati negativi al test, e quindi dimessi. Trentanove sono i pazienti tutt’ora ricoverati, riferisce il bollettino.

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