Opinioni

Prove tecniche di avvicinamento tra Lega e M5S?

dipocheparole 15/02/2017

Matteo Salvini giura da un po’ di tempo che Lega Nord e MoVimento 5 Stelle hanno poco, se non nulla, in comune. Eppure, scrive oggi il Corriere della Sera, i parlamentari dei due movimenti dialogano e si scambiano consigli. Il leghista Gianluca Pini, via sms, voleva fornire a Luigi Di Maio suggerimenti sulla legge elettorale, […]

article-post

Matteo Salvini giura da un po’ di tempo che Lega Nord e MoVimento 5 Stelle hanno poco, se non nulla, in comune. Eppure, scrive oggi il Corriere della Sera, i parlamentari dei due movimenti dialogano e si scambiano consigli. Il leghista Gianluca Pini, via sms, voleva fornire a Luigi Di Maio suggerimenti sulla legge elettorale, perché li sottoponesse «a Beppe». Peccato che si sia confuso. Ha scritto a un Di Maio, che però di nome fa Marco, ed è il segretario del gruppo Pd.

Di un’alleanza Grillo-Salvini-Meloni si era parlato qualche tempo fa sui giornali.  Il “segreto” è sfuggito a un potente del Movimento come Max Bugani. Non è uno qualunque, perché gestisce assieme a Casaleggio Jr. e David Borrelli la piattaforma Rousseau. «Al Senato – ha rivelato – con la legge attuale si può lavorare sul programma e vedere chi ci sta. Altre forze potrebbero darci un appoggio esterno. Ovviamente il governo sarebbe del M5S, però coinvolgendo altri partiti su punti programmatici chiari e condivisibili».
EDIT 16 febbraio: Gianluca Pini oggi sostiene di aver mandato apposta il messaggio a Marco Di Maio:

Pini, ci spieghi…
«Per sms, avevo ironizzato con un collega a 5 Stelle sul fatto che Grillo non avesse obiettato sui capilista bloccati, rimasti tali anche con la sentenza della Consulta».
Un collega a 5 stelle che non era Di Maio?
«Esatto. Poi, però, Marco Di Maio, quello del Pd, mi ha chiesto dello stato dei rapporti tra Lega e M5S. Un argomento che in questo periodo ai parlamentari del Pd sta a cuore».
E lei cosa gli ha detto?
«Quello che sanno tutti. E cioè, che non esiste un dialogo tra i leader. Ma che noi peones, ovviamente, ci facciamo le nostre considerazioni. Un fatto del tutto normale».
Ma perché ha mandato a Di Maio del Pd un messaggio che era per un deputato a 5 stelle?
«Per fargli capire il tono. Gli ho mandato proprio il testo del messaggio che avevo mandato allo stellato come esempio concreto del clima».

Potrebbe interessarti anche