Facebook chiude la pagina de Il Primato Nazionale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-06

Da ieri sera la pagina Facebook de Il Primato Nazionale, testata legata a Casapound, non è più accessibile. E il giornale annuncia di voler fare causa

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Da ieri sera la pagina Facebook de Il Primato Nazionale, testata legata a Casapound, non è più accessibile. E il giornale annuncia di voler fare causa

Facebook chiude la pagina de Il Primato Nazionale

Cosa è successo? Ieri AdnKronos ha fornito una possibile motivazione alla chiusura della pagina de Il Primato Nazionale:

La pagina Facebook della testata sovranista Il Primato Nazionale non esiste più. Oggi pomeriggio, senza alcun preavviso né notifica, la pagina, che aveva circa 90.000 ‘mi piace’, è diventata improvvisamente irreperibile. Al suo posto compare un avviso, che recita ‘Questa Pagina non è disponibile. Il link potrebbe essere non funzionante o la Pagina potrebbe essere stata rimossa’. La censura potrebbe essere legata alla conferenza che mercoledì sera, alle 21, avrebbe dovuto essere trasmessa proprio sulla pagina Facebook del Primato Nazionale: una presentazione del saggio ‘Stregoneria politica’, di Guido Taietti (edito da Altaforte), a cui avrebbero partecipato l’autore del volume, il giornalista Gianluca Veneziani, di Libero, il direttore del Primato Nazionale, Adriano Scianca, ed Edoardo Gagliardi, giornalista di Byoblu. Quest’ultimo portale aveva recentemente fatto notizia per una analoga censura subita su Youtube.

“Non abbiamo ricevuto alcun tipo di preavviso o di motivazione per la cancellazione della pagina”, spiega all’Adnkronos il direttore del Primato Nazionale, Adriano Scianca. “Quindi possiamo solo fare delle ipotesi per spiegare questo provvedimento assurdo e immotivato. Una delle quali è sicuramente legata all’evento di mercoledì sera e magari alla presenza di un esponente di Byoblu, che ha già sperimentato le attenzioni della censura proprio in questo giorni. È bastato pubblicizzare un evento con loro per veder saltare la pagina? Oppure si tratta di altro? Ovviamente non lo sapremo mai. Abbiamo però già allertato gli avvocati e possiamo annunciare già sin d’ora che porteremo il social network in tribunale per ribadire che un’azienda privata non può essere arbitro della libertà d’espressione in Italia”.

Anche su Twitter Il Primato Nazionale annuncia di voler adire a vie legali:

Non è mancata l’esternazione di dubbio gusto del direttore della testata che su Twitter ha scritto: “#Facebook ha cancellato, senza preavviso, la pagina de @IlPrimatoN, che aveva 90mila like. Se, da direttore, mi dichiaro gay dite che me la becco una campagna di solidarietà da Fedez e Mahmood?”

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