Il poliziotto morto per un colpo accidentale partito durante un’esercitazione al poligono

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-23

Sergio Di Loreto, 48enne assistente capo della polizia in servizio alla Questura di Agrigento, è rimasto ucciso in un incidente al poligono di Soddì, vicino Oristano

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Durante un’esercitazione di tiro al poligono di Soddì, vicino Oristano, un poliziotto è morto dopo essere stato colpito accidentalmente da un colpo. Si chiamava Sergio Di Loreto, 48 anni, ed era assistente capo della polizia in servizio alla Questura di Agrigento. Era arrivato in Sardegna da qualche giorno per partecipare a un corso di aggiornamento al Centro di Addestramento istruzione professionale della polizia di Stato (Caip) di Abbasanta.

La dinamica della tragedia, avvenuta poco dopo le 13, non è ancora chiara. Secondo una prima ricostruzione l’incidente sarebbe avvenuto nelle fasi di pulizia di un’arma: a un collega sarebbe partito inavvertitamente un colpo che ha raggiunto Di Loreto nella zona tra l’addome e il petto. Al poligono è arrivato anche il questore di Oristano, Giuseppe Giardina, e il magistrato di turno.

Il poliziotto è stato subito soccorso dai colleghi e poi trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Ghilarza, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. In carriera aveva lavorato al reparto scorte della Questura di Roma e poi a quello del Viminale, per poi tornare ad Agrigento, dove lavorava all’ufficio automezzi della Questura. Lascia una moglie e tre figli. “Equilibrio e Sicurezza si stringe attorno alla famiglia del collega – ha detto all’Ansa il segretario nazionale del sindacato di polizia Es, Vincenzo Chianese – era un collega scrupoloso, stimato e ben voluto da tutti, un grande professionista”.

Nell sua Sicilia Di Loreto era molto noto. La notizia della sua scomparsa ha sconvolto i suoi ex colleghi di lavoro. Sui social l’ex questore di Agrigento, attuale questore di Bergamo, Maurizio Auriemma, ha scritto: “Sergio caro, stamattina mi hai inviato questa foto piena di vita, con la tua voglia di misurarti con le sfide, orgoglioso di appartenere alla famiglia della Polizia di Stato, uomo, marito, padre, collega coraggioso. Un abbraccio dovunque tu sia! E grazie”.

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