FAQ
«I poliziotti obesi stiano in ufficio»
neXtQuotidiano 09/08/2016
Vittorio Feltri dice la sua sulla morte di Diego Turra, il poliziotto deceduto durante una manifestazione a Ventimiglia
Diego Turra, poliziotto del Reparto Mobile di Genova, è deceduto per infarto durante una manifestazione a Ventimiglia lo scorso 6 agosto. Oggi Vittorio Feltri su Libero dice la sua sulla morte del poliziotto:
Accade anche agli impiegati delle poste e a qualsiasi essere umano di morire così. Dipende da tanti fattori un guaio cardiocircolatorio. Nel caso di Turra non sono ancora stati eseguiti accertamenti per cui ignoriamo ciò che abbia scatenato in lui la crisi fatale. Però non è azzardato ipotizzare che l’attacco sia stato provocato da una specifica predisposizione ai disturbi circolatori, dovuta al peso corporeo e a quanto ne consegue. Se poi consideriamo che il soggetto in questione è stato obbligato a correre e a sforzarsi oltre i limiti consentitigli dallo stato di salute, viene spontaneo pensare che egli se anziché andare in piazza, impegnato in un servizio che richiedeva una forma fisica che non aveva più, fosse stato impiegato in esercizi professionali da scrivania – per intenderci – oggi sarebbe ancora vivo.
Ergo il problema della sua prematura scomparsa non è costituito da altro se non dal fatto che Turra non era idoneo ad assolvere il compito affidatogli dai superiori. Ecco il punto. I vertici della polizia devono smetterla di incaricare gente anziana a ricoprire servizi che non è in grado di svolgere se non a rischio della vita. Non serve molto per comprendere che un obeso ultra cinquantenne non è adatto a soffocare tafferugli in luoghi pubblici o privati, ma conviene che sia utilizzato in missioni meno violente, magari nell’ufficio passaporti. Ogni altra polemica nel merito dell’incidente in questione è puramente pretestuosa. Ci appelliamo al ministro dell’Interno Angelino Alfano affinché accolga la nostra preghiera: lasci che i vecchietti grassocci e un po’ bolsi stiano in caserma invece che per strada.
L’autopsia ha stabilito che è stato un infarto a stroncare la vita di Turra. L’autopsia eseguita stamane alla camera mortuaria dell’ospedale Borea di Sanremo non ha fatto emergere lesioni o patologie anomale. Tuttavia sono previsti anche esami istologici, anche se a livello macroscopico la situazione sarebbe già stata chiarita. Domani, al funerale fissato per le 16 alla cattedrale di San Michele di Albenga, parteciperà anche il capo della polizia Franco Gabrielli e tutte le autorità civili e militari della provincia di Imperia e di Savona.