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“Vorrei ordinare una pizza margherita”: così una donna si salva dalle botte dell’ex
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-03-04
“Ho avuto paura di morire, se non fossi riuscita a dare l’allarme credo che questa volta mi avrebbe ammazzato”, ha spiegato la donna di 33anni che si è salvata chiamando il 112 per ordinare una pizza, per evitare di essere scoperta, e chiedere così aiuto
Una pizza margherita può salvare la vita? Sì se dietro l’ordine si nasconde una richiesta di aiuto: è quello che è successo a una donna di 33 anni di Milano; è sabato sera: lei accetta di incontrare il suo ex compagno dal quale si era separata alla fine di gennaio, lui le dice che è malato. Inizia però una lite: il motivo è sempre lo stesso. La gelosia di lui, che inizia a picchiarla. E così la ragazza chiama il 112 fingendo di ordinare una pizza. E viene salvata.
“Vorrei ordinare una pizza margherita”: così una donna si salva dalle botte dell’ex
Poche ore dopo, all’alba di domenica 28 febbraio, l’uomo, un 25enne di nazionalità marocchina, viene arrestato per il reato di lesioni personali nell’hotel in viale Brenta a Milano dove era avvenuto l’incontro. La relazione tra i due era finita da poco, ma per la donna era stato un anno difficile: non era la prima volta che veniva aggredita e minacciata anche se non aveva mai voluto denunciare. Eppure lui è riuscito a convincerla a rivedersi un’ultima volta. Che però rischiava di diventare fatale: lui riesce a privarla del cellulare e le sferra due pugni sul viso. Lei terrorizzata riesce ad allontanarsi, e arrivata alla reception dell’hotel chiama il 112 Nue: “Vorrei ordinare una pizza margherita”, dice, per non insospettire l’ex partner. Ma la telefonata si interrompe.
Lei richiama spiegando ancora, e chissà con che angoscia sperava che qualcuno dall’altra parte riuscisse a capire che stava chiedendo aiuto, “Voglio ordinare una margherita”. L’operatore del 112 che prende la telefonata comprende che è un’emergenza: i poliziotti della Centrale Operativa della Questura a cui è stata girata la chiamata mandano subito una volante, secondo il protocollo della normativa sul Codice Rosso, e quando arrivano trovano ancora l’uomo che minaccia la sua ex. Lui viene arrestato in flagranza l’uomo per lesioni personali aggravate. Lei finisce in ospedale per le percosse ricevute con 5 giorni di prognosi. “Ho avuto paura di morire, se non fossi riuscita a dare l’allarme credo che questa volta mi avrebbe ammazzato”, ha raccontato.
Purtroppo l’epilogo di questa storia non è altrettanto felice. Quando la donna, finalmente, ha trovato il coraggio di denunciare, l’ex compagno è stato processato per direttissima nel pomeriggio di lunedì. Ma è stato subito scarcerato e rimesso in libertà, con il divieto di dimora a Milano. L’ennesima dimostrazione del fatto che denunciare, da solo, non basta.