Piera Degli Esposti, muore a 83 anni l’attrice più spregiudicata del teatro italiano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-14

L’attrice Piera Degli Esposti è morta a 83 anni all’ospedale Santo Spirito di Roma. In carriera ha vinto due volte il David di Donatello: nel 2003 come migliore attrice non protagonista per “L’ora di religione” e nel 2009 come migliore attrice non protagonista per “Il divo”

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“’O verbo nuovo”: così l’aveva definita Eduardo De Filippo, per la sua vena anticonformista e spregiudicata. Piera Degli Esposti, attrice dotata di forte personalità e di una sensibilità esasperata, si è spenta oggi all’età di 83 anni all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era ricoverata dal primo giugno per complicazioni polmonari. In vita ha scritto un capitolo importante della storia del teatro e del cinema italiano, formandosi “con le donne”, come amava ripetere, e mai con le accademie.

Nata a Bologna il 12 marzo 1938, ha lavorato con Antonio Calenda, Giancarlo Cobelli e Ida Bassignano nel teatro. È stata diretta dai fratelli Taviani, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller e Giuseppe Tornatore nel cinema, Riccardo Milani e Giacomo Campiotti in tv. Ha vinto il David di Donatello per “L’ora di religione” (2002) di Marco Bellocchio e “Il divo” (2009) di Paolo Sorrentino. Nel 1980 ha collaborato con la scrittrice Dacia Maraini al libro “Storia di Piera”, ispirato ai fatti della sua infanzia, da cui nel 1983 è stato tratto il film omonimo diretto da Marco Ferreri, con cui ha stretto un lungo sodalizio.

Esordì cinematograficamente nel film di Gianfranco Mingozzi “Trio” (1967), poi ha lavorato in “Questi fantasmi” (1967) di Renato Castellani e alterna ancora una volta la tivù alla settima arte, partecipando allo sceneggiato “Il Circolo Pickwick” (1968), di Ugo Gregoretti. Particolarmente amata da Pier Paolo Pasolini, recita per lui una piccola parte in “Medea” (1969), così come similmente farà per i fratelli Taviani, che la vollero nel cast di “Sotto il segno dello scorpione” (1969).

Dopo essere stata Perpetua nello sceneggiato tv “I promessi sposi” (1989), duettando con Alberto Sordi nel ruolo di Don Abbondio, Piera Degli Esposti ha lavorato sul palcoscenico del Living Theatre, per poi portare nei teatri italiani “Lo zoo di vetro”, “Madre Coraggio”, “La musica dei ciechi”, “Prometeo” e “Stabat Mater”, dove interpreta una Madonna dei bassifondi.

Nel 1996 è la travolgente protagonista in teatro di “Una indimenticabile serata” di Achille Campanile dove, diretta da Antonio Calenda, rivela la sua vis comica e irreale. Torna anche al cinema con “Nerolio” (1996) di Aurelio Grimaldi, ma è con “L’ora di religione – Il sorriso di mia madre” (2002) di Marco Bellocchio, nel ruolo della vivace e carismatica zia Maria di Sergio Castellitto, che vince il David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Una vera riscoperta di questa attrice che diventa un volto molto riconosciuto anche per le nuove generazioni che la apprezzano nel film tv “L’inganno” (2003) di Rossella Izzo o la fiction a puntate “Diritto di difesa” (2004). Nel 2019 aveva ricevuto il Premio Flaiano di teatro per la carriera.

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