Opinioni

Piazza San Carlo, la società del Comune va in tribunale contro il Comune

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-09-13

Non è ancora arrivata nel vivo l’indagine su Piazza San Carlo e su quel 3 giugno in cui durante la finale di Champions League una donna è morta e 1526 persone sono rimaste ferite. Ma in tribunale ci si arriverà presto lo stesso. Perché Turismo Torino, l’ente strumentale della città a cui era stata affidata […]

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Non è ancora arrivata nel vivo l’indagine su Piazza San Carlo e su quel 3 giugno in cui durante la finale di Champions League una donna è morta e 1526 persone sono rimaste ferite. Ma in tribunale ci si arriverà presto lo stesso. Perché Turismo Torino, l’ente strumentale della città a cui era stata affidata l’organizzazione della serata, andrà al Tribunale Amministrativo Regionale per contestare l’ordinanza con cui il primo giugno ha messo nero su bianco il fatto che tutta la responsabilità, penale e civile, sarebbe stata in capo proprio a Turismo Torino. Spiega oggi La Stampa:

Può apparire una mossa fuori tempo massimo. Non è così: il ricorso è destinato a giocare un ruolo non secondario nell’attribuzione delle responsabilità in sede civile. Con quella postilla Palazzo Civico intendeva scrollarsi di dosso qualunque ruolo nella vicenda. Non a caso a quel comma si sono appellati in molti, dentro il Comune, per spiegare come lacune organizzative e carenze andassero contestate solo a Turismo Torino. Il ricorso al Tar punta a smontare questo meccanismo.

piazza san carlo
Visto che le responsabilità penali non si attribuiscono via ordinanza comunale, l’ordinanza in quel punto non ha alcun valore. Ma è il civile – e i risarcimenti – che preoccupa Turismo Torino e il Comune. Al momento sono 136 le diffide depositate a Palazzo Civico, ma il numero potrebbe lievitare nei prossimi mesi se non addirittura nei prossimi anni:

È il motivo per cui nelle settimane scorse l’avvocato Riccardo Montanaro, per contro di Turismo Torino, ha notificato agli uffici legali di Palazzo Civico il ricorso. L’ordinanza firmata dalla sindaca Appendino, oltre ad attribuire le responsabilità a Turismo Torino, incaricava l’ente strumentale di garantire «durante lo svolgimento della manifestazione ogni misura di prevenzione contro i pericoli per l’incolumità pubblica degli stessi partecipanti». Poi c’è una questione formale. Il documento non è mai notificato a Turismo Torino che ha appreso dell’ordinanza solo nei giorni successivi alla drammatica serata. Anche su questo aspetto il Tar dovrà pronunciarsi.

Leggi sull’argomento: Piazza San Carlo: Chiara Appendino non c’era e se c’era dormiva

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